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Vernazza: “Inter di Mourinho? Inzaghi gioca meglio, ma quella squadra era…”

Inter Inzaghi Mourinho
L'analisi del giornalista: "L’Inter del 2010 non si sarebbe trascinata ai rigori contro l’Atletico, come l’Inter 2024 poco più di due settimane fa"
Marco Astori Redattore 

Tra le pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza, giornalista, ha analizzato così l'Inter di Simone Inzaghi e quella di Jose Mourinho: "Qualche settimana fa Marco Materazzi ha detto che l’Inter di Inzaghi gioca meglio dell’Inter del Triplete e c’è da credergli perché lui nell’Inter tripletista del 2010 c’era. Non aveva le mostrine del titolarissimo, né a quasi 37 anni poteva pretendere di averle, tanto più che davanti a lui si stagliavano le figure di Lucio e Samuel, una grande coppia di difensori centrali, però la sua esperienza ne faceva uno dei leader dello spogliatoio. Materazzi ha ragione? Sul gioco sì, Materazzi ha ragione. L’Inter di José Mourinho giocava un calcio anticiclico e anti-storico, basato in prevalenza sulla fase difensiva. La partita emblematica resta il ritorno della semifinale di Champions contro il Barcellona di un giovane Pep Guardiola. In dieci contro undici per l’espulsione di Thiago Motta, l’Inter difese lo svantaggio, uno 0-1 che le avrebbe garantito la qualificazione, con un atteggiamento ultra-conservativo.

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Eto’o terzino sinistro rimane il manifesto di una nottata epica, molto anni Sessanta, in stile Grande Inter del Mago Helenio Herrera. Quell’Inter aveva una forte assonanza con i suoi antenati dei favolosi Sixties, con lo squadrone di Mazzola e Facchetti, di Suarez e Corso. Nel 2008-10, il biennio di Mourinho all’Inter, Guardiola muoveva al Barcellona i suoi primi passi da allenatore in prima e la contrapposizione ideologica tra l’allievo prediletto di Johan Cruijff e lo Special One sarebbe deflagrata con il passaggio di Mou al Real Madrid. Mourinho veniva dal filone risultatista del calcio del Novecento e le sue squadre, Inter inclusa, praticavano un football tutto sostanza e pochi fronzoli. L’Inter non brillava per possesso, ma per rapidità di ripartenza.


Quindici anni dopo, lo scenario è cambiato, il Guardiola di oggi non è il Guardiola di ieri e Simone Inzaghi ha trovato una terza via, una mediazione tra gli estremi. Si difende e palleggia bene allo stesso tempo, la sua Inter è impermeabile quanto e più di quella di Mourinho, ma fa circolare meglio il pallone, è più fluida e scorrevole, segna più gol e si è tolta la soddisfazione di ingarbugliare il Manchester City di Guardiola, ancora lui, nella finale di Champions del 2023 a Istanbul. Inzaghi ha perso, ma ha incartato Guardiola senza alzare muri, gli ha inceppato le linee di passaggio e lo ha costretto ad abbassare la cresta e a guardarsi le spalle. Se Lautaro e Lukaku fossero stati più lucidi davanti alla porta, se Gosens non fosse stato sfortunato, forse racconteremmo un’altra storia. Qui però sta un punto di differenza non secondario: l’Inter del Triplete 2010 avrebbe battuto il Manchester City del Triplete 2023, perché aveva giocatori più forti e temprati.

La formazione interista della finale 2010, vinta a Madrid contro il Bayern: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Eto’o, Sneijder, Pandev; Milito. La formazione tipo dell’Inter di oggi: Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries (Darmian), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Quanti interisti di oggi giocherebbero nell’Inter del 2010? Noi abbiamo un unico dubbio, Thuram-Pandev, forse preferiremmo il primo al secondo, ma dopo Madrid 2024 non ne siamo per niente sicuri. La somma delle individualità dell’Inter 2010 è superiore a quella dell’Inter 2023-24.

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E, purtroppo per Inzaghi, l’eliminazione dalla Champions in corso ha acuito il divario. L’Inter del 2010 non si sarebbe trascinata ai rigori contro l’Atletico, come l’Inter 2024 poco più di due settimane fa. L’avrebbe risolta prima, con la resistenza, la protezione del risultato favorevole, o con una ripartenza assestata bene. Milito e Eto’o avrebbero trasformato in gol le occasioni sciupate da Thuram. L’Inter del 2010 era scientifica nel giocare quel tipo di calcio risultatista. L’Inter 2024 si è snaturata nella serata più importante: a Madrid, per comodità o per pigrizia mentale, ha indossato i panni dell’Inter 2010 senza averne la taglia".

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