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Vernazza: “Lukaku via dall’Inter dalla sera alla mattina. Perché non ci ha pensato prima?”

Andrea Della Sala

Della vicenda Lukaku, dall'addio all'Inter fino alle parole d'amore di pochi giorni fa verso il club nerazzurro, ha parlato il giornalista

Della vicenda Lukaku, dall'addio all'Inter fino alle parole d'amore di pochi giorni fa verso il club nerazzurro, ha parlato il giornalista Sebastiano Vernazza su La Gazzetta dello Sport:

"Nell’estate scorsa se ne è andato al Chelsea dalla sera alla mattina, attratto da un mega contratto: 12 milioni netti a stagione più bonus. All’Inter, sportivamente parlando, aveva toccato vette inesplorate nel biennio con Antonio Conte, e il nuovo allenatore, Simone Inzaghi, lo aveva rassicurato sul fatto che la nuova squadra sarebbe stata costruita lo stesso attorno a lui. Sorrisi, abbracci, belle parole. In poche ore i buoni propositi sono evaporati e Lukaku è ritornato in Inghilterra senza porsi alcuna domanda sulla sua compatibilità con il calcio di Thomas Tuchel o meglio con il Chelsea di Tuchel. Lukaku si è trasferito dall’Inter campione d’Italia al Chelsea campione d’Europa. Era chiaro che sarebbe toccato a lui l’onere dell’integrazione. Lukaku aveva voglia dei milioni del Chelsea, ma dubitiamo che il Chelsea fosse l’opzione migliore, se guardiamo al campo".

"Nell’Inter la palla a Lukaku - nello spazio, in profondità; dalle fasce, per lo più dalla destra di Hakimi - era lo schema principale di Conte. Nel Chelsea il centravanti, per essere servito, deve “servire” la causa con specifici movimenti senza palla, e non escludiamo che Tuchel abbia chiesto a Lukaku di osservare Timo Werner, prima punta deludente per cifre, negli ultimi giorni fermato dal Covid, ma bene o male sempre presente nei pensieri dell’allenatore. Lukaku non ha ancora attecchito al Chelsea. Se ne è lamentato in un’intervista con Sky Italia in cui ha accennato alle difficoltà tecnico-tattiche e ha accennato a un improbabile ritorno a Milano. È stato sbeffeggiato da tanti interisti sui social e la domanda è ovvia: perché non ci ha pensato prima, nell’estate della tentazione a cui non ha resistito?".