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Le piace Thiago Motta per la successione di Allegri?
«È una bella scommessa. Motta è l’emergente più elegante, quello che ha mostrato il calcio migliore e con il Bologna ha ottenuto un risultato importante. È una scommessa in linea con la storia della Juve, come quelle vinte con Trapattoni e Lippi. Tanto per capirci: De Zerbi non sarebbe una scommessa da Juve perché è un tecnico che viene elogiato soltanto per il bel gioco e non per i risultati. Alla Juventus c’è già stato Maifredi. E Sarri, che pure ha vinto lo scudetto, è stato mandato via dopo un anno».
L’esonero immediato di Allegri la sorprende?
«Probabilmente c’è un intercorso di mesi tra lui e Giuntoli. Allegri è stato trattato molto male dalla Juve: il primo esonero, quello del 2019, è stato puro autolesionismo e grida ancora vendetta. Stavolta è sbottato dopo aver fatto il suo compito. Mi sento dirgli solo una cosa ad Allegri: grazie».
Dove spera di vedere Allegri in futuro?
«Non Italia, avrei paura di perdere contro di lui. Negli ultimi anni, Allegri è stato molto juventino. Quello che si è chiesto lui all’Olimpico, me lo chiedo tuttora anche io: dov’è Rocchi?».
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