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Garlando (GdS): “Inter, Conte vuole un’affidabilità quasi juventina. Il gesto di Sensi è…”

Matteo Pifferi

Il gesto tecnico di Sensi visto dal giornalista de La Gazzetta dello Sport

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando, su Sportweek, ha raccontato così la veronica di Sensi, gesto tecnico che ha permesso all'Inter di conquistare i tre punti contro il Cagliari:

"Domenica scorsa a Cagliari, Stefano Sensi, centrocampista dell'Inter, ha strappato un rigore piroettando sul pallone in area di rigore. E ha deciso la partita. [...]. Il calcio è danza collettiva. Quando i giocatori scalano verso il lato forte, attratti dalla palla, si muovono coordinati tutti insieme, come nei balli di gruppo da balera romagnola. Sensi, che ha giocato nel Cesena, lo sa. [...] Antonio Conte, che giocò con Zidane, ha celebrato la veronica del suo piccolo regista che ha consentito all'Inter di restare incollata alla Juve. Per il marine Conte, il calcio è più battaglia che danza e forse, a pensarci bene, la magia di Sensi va interpretata proprio come un contropiede genetico, un piccolo atto di ribellione che sale dal profondo della storia nerazzurra. Il nuovo allenatore vuole normalizzare la squadra, strapparle di dosso l'etichetta di "pazza" ed educarla ad una nuova affidabilità razionale, quasi juventina. Ma l'Inter è nata sotto una luna di marzo, in una taverna di artisti. Porta nel sangue la poesia, la musica, la danza e le soluzioni imprevedibili. Per questo ha ballato sul pallone sotto gli occhi del marine Antonio. Ha infilato un fiore nel cannone".