Gianluca Vialli, ex giocatore di Sampdoria e Juventus, è tornato ai tempi in cui giocava a calcio con Roberto Mancini: "Il presidente Mantovani voleva la creazione di una piccola squadra che andasse contro l’establishment del calcio nazionale. Un sogno che noi giocatori condividemmo subito. Eravamo diventati come fratelli, che andavano a dormire tutti insieme sotto lo stesso tetto, col pigiama della Samp. Io dormivo con Roberto Mancini. Ma dopo che mi fratturai il naso, iniziai a russare. E lui chiese di cambiare stanza… Riti? Un toast e una Coca-Cola, come spuntino di mezzanotte, alla vigilia di ogni partita. Uscivamo insieme. Lui era il bello. Veniva mandato in avanscoperta davanti alle ragazze. Poi arrivavo io che, dovendo contare sulle armi che avevo, le conquistavo con la simpatia. Mancini ct dell'Italia? È giusto che giocatori come noi, che hanno ricevuto così tanto dal calcio, mettano in gioco la propria reputazione e accettino un lavoro tanto prestigioso quanto complicato". (Leggi qui il resto dell'intervista)
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Vialli: “Ai tempi della Samp dormivo con Mancini, poi chiese di cambiare perché…”
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