Viareggio, la vittoria dell’Inter di Vecchi vista dai quotidiani: “Un settore che funziona”

I tre quotidiani sportivi italiani hanno celebrato la vittoria dei nerazzurri nel torneo giovanile

L'Inter ha vinto al Torneo di Viareggio e i giornali sportivi in edicola oggi hanno sottolineato il lavoro del settore giovanile nerazzurro. Ecco cosa hanno scritto i tre quotidiani sportivi:

LA GAZZETTA DELLO SPORT - "L’Inter, che ieri ha raggiunto la Fiorentina a quota otto titoli e quest’anno ha già vinto la Supercoppa, non trionfava dal 2015: in panchina, già c’era Stefano Vecchi, costretto ad affrontare il torneo con una squadra totalmente diversa da quella del resto della stagione. Sarà stato pure contento di vedere tutti quei convocati con le nazionali, ma il pericolo di non arrivare in fondo al Viareggio era altissimo. Alla fine nel coro con la coppa in mano, è cambiata solo una parola. Da Italia, a Viareggio. «I campioni siamo noi», la parte che conta di più, è rimasta identica. L’hanno cantata ancora quelli dell’Inter, che alla Fiorentina portano solo delusioni".

CORRIERE DELLO SPORT - "Si sono affrontate le miniere d’oro di Inter e Fiorentina, la riserva di qualità per il futuro. Se si pensa che a leggere il giuramento di inizio torneo è stato Enrico Chiesa, fresco protagonista dell’ultima Nazionale di Di Biagio, ben si capisce di come il nostro calcio nazionale abbia bisogno delle sue pianticelle, dei suoi frutti ancora acerbi. Non a caso, da Londra, è arrivato anche il commissario Fabbricini". 

TUTTOSPORT - "Se c’è una cosa che funziona nell’Inter, da anni, è il settore giovanile. Ieri la Primavera nerazzurra di Stefano Vecchi ha trionfato per l’ottava volta nella sua storia il Torneo di Viareggio (a nove Juventus e Milan). Un segnale che l’Inter dei giovani c’è, un vivaio che l’attuale ds Piero Ausilio ha rifondato nel 2001 insieme a Beppe Baresi e lasciato poi a fine 2010 nelle sapienti mani di Roberto Samaden che dal suo avvento ne ha fatto una macchina da trofei, oltreché di giocatori in grado di sapersi poi lanciare nel mondo dei grandi".

(Fonte: GdS, CdS, TS)