- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
A tutto Bobo Vieri. L'ex attaccante dell'Inter, intervistato da '7', il settimanale del Corriere della Sera, ha ripercorso alcune tappe della sua carriera calcistica. Tra tante soddisfazioni, una delusione su tutte: il 5 maggio 2002 e lo scudetto perso all'ultima giornata con la maglia nerazzurra. Ecco le parole di Bobo:
Bobo Vieri, chi è il più grande calciatore con il quale ha giocato?
Ronaldo il Fenomeno.
E il più grande giocatore italiano?
Roberto Baggio.
Schieri la sua Nazionale.
Sistema 4-2-3-1: Buffon in porta; Zambrotta, Cannavaro, Nesta e Maldini in difesa; Di Biagio e Pirlo in mezzo al campo; Totti, Baggio e Del Piero a supporto di Vieri.
Il rimpianto sportivo?
Essermi fatto male nel 2005, a pochi mesi dal Mondiale poi vinto dall’Italia. Andai in crisi, mi ammazzò a livello sportivo. Ero in Nazionale da 15 anni, ed era giusto che ci fossi anch’io in Germania. Ma oggi non sono più arrabbiato, Dio mi ha abbondantemente ripagato nella vita con la nascita di Stella e Isabel.
Il suo gol da Oscar?
Quello dalla linea di fondo quando giocavo nell’Atletico Madrid. Eravamo in Coppa Uefa, e dissi al presidente Gil: 'Se segno una tripletta mi regali una Ferrari?'. Lui rispose di sì, e io feci tre gol: quello dalla linea di fondo è nella storia in Spagna, e non solo.
La più grande delusione?
A livello calcistico il 5 maggio (scudetto perso all’ultima giornata nel 2002; ndr ). Abbiamo dato tutto ciò che potevamo dare, è stata una fiammata impossibile da descrivere. Ne sono uscito a pezzi.
(Fonte: Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA