Milan e Juventus sono le principali antagoniste dell'Inter in questo campionato. Ne ha parlato Bobo Vieri nel corso dell'intervista concessa ai microfoni del Corriere della Sera: «La copertina del girone d'andata? Gigantografia di Zlatan Ibrahimovic. A 39 anni ha portato a scuola gran parte dei difensori del nostro campionato. È ancora immarcabile quando viene servito in un certo modo negli ultimi metri. Cifre impressionanti, e il suo contributo va oltre i gol...».
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Vieri: “Ibra leader, con lui non si scherza. Juve? Sento parlare di crisi: la verità…”
Così l'ex calciatore a proposito di Milan e Juventus principali antagoniste dell'Inter
"Si riferisce alla classifica del Milan?
«Parliamo di un leader vero, di uno che alza il livello generale degli allenamenti. Con lui in campo non si scherza, nemmeno durante la settimana. Zlatan ha carattere, carisma e costringe il resto del gruppo ad andare oltre le proprie possibilità. Contribuisce di fatto a velocizzare inserimento e crescita dei più giovani».
"È un Milan già da scudetto?
«A questo punto ha il dovere di giocarselo fino in fondo. Mi è piaciuto anche il mercato di Maldini: Mandzukic, in particolare, dà ulteriore spessore a certi livelli».
"Crede che la Juve sia diventata realmente vulnerabile?
«Sento parlare di crisi, di centrocampo debole e altro. La verità è che spesso si giudica a vanvera, come se si fosse al bar. Dopo nove scudetti consecutivi ci sta anche di faticare e magari di non vincere. Detto questo, la rosa della Juve resta la più forte: non vinci per caso 3-0 a Barcellona per intenderci. E a proposito di Barça, da quanto tempo non va in finale di Champions? Eppure ha Messi... Insomma, parlando di Juve a me piace evidenziare come stiano rinnovando la squadra senza perdere in competitività. Penso a De Ligt e Demiral l’anno scorso, poi Chiesa, Kulusevski, McKennie, Morata... Sta cambiando pelle ed è comunque la più forte».
"Pirlo?
«Ci vuole tempo. Anche se in Italia non c’è pazienza. Per sua fortuna è alla Juve, dove sanno aspettare, programmare, investire. A me le idee di Andrea piacciono molto».
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