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“Se non siamo ottimisti noi con questi talenti, chi lo deve essere? Certo, le mancate partecipazioni al Mondiale sono state dolorisissime, nulla più di un Mondiale coinvolge le nuove generazioni. Ma io posso dire che Spalletti ha un’attenzione maniacale al lavoro sui ragazzi e sul loro inserimento. Io mi fido di lui”.
Perché i giovani giocano poco nelle prime squadre?
“Gli allenatori si lamentano del fatto che i giovani non sappiano abbastanza di tecnica e di tattica. Ma spesso non li allenano, con le sedute specifiche in più, a recuperare”.
Le sue proposte?
“Va preparato meglio il singolo giocatore. Il nostro lavoro con leUnder azzurre punta a questo e parte da lontano. Ho iniziato nel 2010 da vicecoordinatore con Sacchi, e nel 2014, con Conte, ho avuto delega ampia. Nel 2016 sono diventato coordinatore”.
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