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Visnadi: “-15 Juve resta o no? Inzaghi e Allegri si mettano l’anima in pace perché…”

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Gianni Visnadi, intervenuto su il Giornale, ha presentato così la sfida di San Siro tra Inter e Juventus

Matteo Pifferi

Gianni Visnadi, intervenuto su il Giornale, ha presentato così la sfida di San Siro tra Inter e Juventus:

"Il Benfica può aspettare, ovvio. E contro la Juventus non c’è nemmeno il rischio del rilassamento post-impresa, che già più volte ha tradito l’Inter in questi mesi. Va bene sognare in grande, l’importante è farlo restando svegli. E poi c’è la realtà della classifica, cui non si scappa: chiudere il campionato fra le prime 4, obiettivo prossima Champions, meglio se da secondi come adesso. Secondi? Allegri da Torino dice che seconda sul campo è la Juventus, Inzaghi da Milano non abbocca. Il calendario è noto, ma nemmeno il 19 aprile (ricorso al Coni) si scriverà la parola fine: Allegri, Inzaghi e mezzo campionato si mettano l’animo in pace e nel frattempo se la sbrighino sul campo, per vedere la classifica senza asterischi si dovrà presumibilmente andare oltre l’ultima giornata (4 giugno)".

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"La Champions ha tolto a Inzaghi anche Bastoni, infortunatosi a Oporto, e non gli ha restituito Skriniar, che nei minuti finali contro il Porto ha forse rischiato più di quanto avrebbe dovuto. Così stasera la difesa è rifatta per due terzi, e così a occhio non sembra a tenuta stagna. De Vrij in mezzo, Acerbi si sposta a sinistra, Darmian resta a destra. Il prezioso soldatino di Inzaghi, stoico in Champions, ha ritrovato anche la Nazionale, riconoscimento a un rendimento stagionale più che costante. La squadra è sostanzialmente fatta, con Lukaku che stavolta dovrebbe essere preferito a Dzeko (e troverà un’altra volta poco spazio per il suo gioco) e Brozovic che quasi certamente resta relegato al nuovo e scomodo ruolo di riserva di lusso. Calhanoglu non si discute, per Mkhitaryan sarebbe la 18esima consecutiva in campionato da titolare. Una curiosità, fra gli 11 di partenza ci sono 5 giocatori arrivati all’Inter a parametro zero: Onana, Darmian, De Vrij, più appunto il turco e l’armeno. Sarà un modo “vecchio” di fare le squadre, ma a volte funziona".

 

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