"Anche in Austria, l'impatto di Lautaro è stato decisivo, già prima del rigore vincente. Con lui accanto, anche Thuram sembra più bravo"
Gianni Visnadi è intervenuto sul Giornale per parlare di Inter, tra campo e extra-campo:
"Il dibattito è aperto: c’è l’Inter oltre Lautaro? Le tesi: l’Inter è forte, profonda, anche bella, eppure solo col suo capitano è davvero completa. Il Toro Martinez finora è stato sempre titolare, eccetto che a Salerno e Salisburgo. Entrato lui in campo, l’Inter ha vinto. Anche in Austria, l'impatto di Lautaro è stato decisivo, già prima del rigore vincente. Con lui accanto, anche Thuram sembra più bravo. Inzaghi si coccola il suo leader e intanto lustra davanti al mondo numeri che sono ragione di orgoglio: 12 vittorie nelle prime 15 partite stagionali, una sola sconfitta, prima in campionato e in Europa, miglior difesa e migliore attacco d’Italia, già qualificata agli ottavi di Champions e guardando oltre già sicura di partecipare al primo Mondiale per club, l’ultima diavoleria della Fifa, che nel 2025 piazzerà le tende del suo caravanserraglio in America, devastando l’estate (partite dal 15 giugno al 13 luglio) ma arricchendo se stessa e chi lo gioca, 50 milioni a chi partecipa, 100 milioni a chi vince, più o meno quanto frutta la Champions, ma qui basterà un mese, non servirà un’intera stagione"
"Per ora più soldi che prestigio: 32 partecipanti, 12 posti riservati alle squadre europee e un regolamento ancora non scritto a un anno e mezzo dall’evento. Nonostante ciò, l’Inter è già certa di partecipare: per l’Europa contano i risultati delle ultime 4 edizioni di Champions, l’ultima di Conte (fuori ai gironi) e le 3 di Inzaghi (ottavi, finale e di nuovo gli ottavi già garantiti). Partecipano al massimo 2 club per nazione, a meno che non abbiano vinto la Champions (già dentro quindi Chelsea, City e Real Madrid). Grazie ai risultati finora ottenuti, Inter, Psg e Bayern hanno già la sicurezza di passare parte dell’estate ’25 in Usa (minimo 3 partite per tutti, 7 per chi va fino in fondo), quale che sarà il criterio adottato per stabilire le gerarchie in Europa. E l’anomalia è proprio questa, perché ancora non è stato stabilito se faranno classifica i criteri della Fifa (che organizza) o dell’Uefa (che elegge fra i suoi affiliati)"