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"Gl’interisti reclutati da Spalletti erano 6, diventati 5 con l’infortunio al polpaccio di Bastoni. Niente Torino e Lisbona, ben che andrà sarà a Napoli il 3 dicembre. Gli altri hanno giocato molto, più di tutti: Acerbi, Dimarco e Barella entrambe le partite complete. Una a testa Darmian, con gol e la solita puntuale applicazione, e Frattesi, senza gol, anzi suscitando qualche nuova perplessità sulla coesistenza con Barella. Avesse Mkhitaryan, anche Spalletti farebbe scelte differenti. Invece non ce l’ha e ha perso pure Tonali. Juventus-Inter è cominciata in azzurro e proseguita anche ieri a San Siro, in un convegno che coniugava sport e finanza, in cui si è riparlato di nuovi stadi, almeno di progetti, e in cui Marotta («Zhang rispetta l’Inter, i tifosi stiano tranquilli»), ha approfittato per rilanciare il pallone nella metà campo avversaria («Allegri è furbo, si nasconde, ma la Juve non gioca le coppe, è lei la favorita»)"
"Stamane Inzaghi rivede gli azzurri e soprattutto spera di ricevere buone notizie anche dal Brasile, dove stanotte la Seleçao (con Carlos Augusto) ha affrontato l’Argentina di Lautaro. Ovvio che più del risultato gl’importi la salute dei suoi giocatori. Calhanoglu sta bene, ha dribblato la seconda partita della Turchia, soprattutto perché sua moglie doveva partorire il terzo figlio. Sta bene anche McKennie, che ha lasciato gli Usa per un fastidio al ginocchio poco più che diplomatico. Entrambi giocheranno Juventus-Inter, almeno la partita dei furbetti è finita in parità"
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