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Vlahovic: “Italiano uno dei motivi per restare qui. Prandelli mi ha tirato fuori dalla…”
Intervistato da Dazn, il bomber della Fiorentina, avversari dell'Inter stasera, Dusan Vlahovic, ha parlato della sua permanenza a Firenze e di Prandelli:
A Firenze si sta da Dio, ci sono arrivato da molto giovane, è la mia seconda casa. Sono sempre sincero, noi dell'est facciamo le cose col cuore. Mi sentivo di rimanere e parlando con la mia famiglia penso che qui posso crescere ancora.
"Italiano è uno dei motivi per i quali ho scelto di rimanere. Ho subito pensato 'Con questo ci si diverte, ragazzi'. Ti corregge ad ogni minimo sbaglio, dà importanza alla concorrenza, mi piace molto lavorare con noi. Se è arrabbiato mi chiama Dusan, altrimenti Dus. Quindi quasi sempre Dusan (ride, ndr). Mi dice 'Sotto canestro', perché devo proteggere il pallone. La Serbia è molto forte nel basket. Sono molto orgoglioso di essere serbo, sceglierei la mia attuale nazionalità anche se potessi farlo. Io matto? Sì, ma non in senso cattivo: non sto mai fermo, sono sempre pronto a ridere. Arroganza? Forse sul campo, dove non guardo in faccia nessuno".
"Non ho mai pensato di non farcela col calcio. Mia madre mi ha fatto iscrivere a medicina, ma non c'ero mai per via dei miei impegni sul campo di calcio, alla fine i professori ci hanno consigliato di lasciar perdere. Ho continuato in una scuola privata. La promessa? Posso dire che non scriverò sul foglio 25 reti. Ma vorrei ringraziare Cesare Prandelli, che mi ha tirato fuori dalla... non si può dire la parola. Mio papà dice che forse neanche lui avrebbe fatto per me, da allenatore, ciò che ha fatto lui. E poi Ribery, mio fratello maggiore. Abbiamo parlato molto di come uscire da certe situazioni. A loro sarò grato per sempre".
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