FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Vocalelli: “L’alibi dell’Europa è finito, ora inizia un nuovo campionato. Conte…”

Getty Images

Alessandro Vocalelli, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha detto la sua sui temi del campionato

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha commentato così il finale di campionato che si prospetta ai piani alti della classifica:

"Da oggi, è proprio il caso di dirlo, comincerà un nuovo campionato. Già, perché per mesi è stato detto - e chissà quante volte lo avremo ricordato ad Antonio Conte - che una cosa è giocare con il dolce fastidio degli impegni europei e un’altra è potersi concentrare su un unico fronte. E il vantaggio per l’Inter - un ritornello - sarebbe stato così forte da produrre uno strappo in classifica. Ma se lo strappo c’è stato, è difficile però attribuirlo alle due gare che le partecipanti alla Champions - in particolare la Juve - hanno affrontato. Diversa l’Europa League, che nel frattempo ha almeno giocato due turni. Fatto sta che, tranne Fonseca, d’ora in poi tutti potranno - loro malgrado - concentrarsi soltanto sulla volata finale. Si lavorerà tutta la settimana per un impegno soltanto e gli allenatori - che tanto si sono appellati all’infinità di partite e di esami - non avranno più alibi. Certo, una magra consolazione e la sensazione - sgradevole - che ancora più dei calendari tanto affollati (che esistono in tutta Europa) le nostre abbiano pagato una condizione atletica non all’altezza di certi palcoscenici. Una riflessione per il futuro: sarà il caso di farsi un nodo al fazzoletto per ricordarsene".

 Getty Images

Nuovi scenari

"Il campionato adesso riparte in un altro scenario. Con il Milan diviso tra l’obiettivo dichiarato da Ibra - la corsa scudetto - e quello che Pioli coltiva in cuor suo, la difesa primaria di un posto in Champions; mentre la Juve è almeno in apparenza compatta nelle parole di Pirlo e dei senatori, che credono ancora nel titolo. E la sensazione è che mai come in questo momento - con la rinuncia forzata ai tantissimi impegni - dovranno ancora di più incidere i big. Lo sa benissimo Ibra - a cui si aggrappano i rossoneri - lo sa benissimo CR7, che vuol spazzare le voci (anche troppe, per la verità) sul proprio futuro. Lui e Dybala, che dopo la sosta dovrebbe finalmente tornare a disposizione, sono le risorse di Pirlo per un finale di stagione diverso. Certo è che Conte può comunque permettersi una domenica di riflessioni in poltrona abbastanza serene, perché la concorrenza è distante e ha un affanno non trascurabile: non potersi permettere neppure il minimo errore. È anche per questo che - con uno slogan per la verità un po’ troppo abusato - tutti parlano (a cominciare da Firenze per il Milan e dal Benevento per la Juventus) di gare da affrontare come finali. Lo sono, d’altronde, anche per quelli che cercano un posto in Champions: dall’Atalanta alla Lazio. L’unica sfida che non è una finale - in fondo - chiuderà la giornata. Perché tra Roma e Napoli sembra piuttosto uno spareggio. Anche tra i due allenatori più contestati dall’inizio della stagione. Poi ti accorgi che Fonseca è l’unico rappresentante del nostro calcio in Europa. E che Gattuso, tra mille infortuni, è sempre lì, con una partita a Torino da recuperare. Insomma, storie curiose. Ma questo è un altro discorso".

tutte le notizie di

Potresti esserti perso