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Vocalelli: “Calhanoglu in controtendenza. Non mette l’Inter alle strette, ora tocca a club”

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Dell'affare Calhanoglu e dell scelta del turco di rifiutare l'offerta del Bayern e di restare all'Inter ha parlato il giornalista a La Gazzetta dello Sport
Andrea Della Sala Redattore 

Dell'affare Calhanoglu e dell scelta del turco di rifiutare l'offerta del Bayern e di restare all'Inter ha parlato il giornalista Alessandro Vocalelli a La Gazzetta dello Sport

E così Calhanoglu ha messo un punto sulla sua possibile cessione al Bayern. O forse no, ma questo è un altro discorso, e va messo in subordine rispetto al resto.


Già, perché la “notizia” ora è un’altra: con chiarezza estrema il giocatore, verrebbe da dire il fuoriclasse turco, ha spiegato di star bene all’Inter. E dunque di non essere intenzionato a creare problemi al club. Un comportamento, se ci pensate, in netta controtendenza rispetto alla moda degli ultimi tempi.

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Calhanoglu, parlando ai suoi tifosi e forse anche al suo club, ha chiarito di non voler essere la molla per far decollare l’affare. «All’Inter sto bene» vuol dire tanto. Innanzitutto che Marotta potrà gestire il futuro senza la classica, e abusata, situazione di sentirsi stretto all’angolo. E che Inzaghi sa di poter contare su un grande calciatore che non comincerà un martellamento sempre più vigoroso. Una bella notizia, dicevamo, per i tifosi, perché stiamo probabilmente parlando - senza esagerazioni - del miglior elemento del campionato scorso. Non solo nerazzurro, ma dell’intero panorama. Perché all’Inter, e di questo deve essere giustamente grato, ha imparato non solo ad essere quel meraviglioso giocoliere che conoscevamo, non solo quel formidabile playmaker di cui si intuivano le qualità, ma anche una formidabile diga. Insomma, un perfetto uomo-squadra, nel senso della capacità di essere un riferimento tecnico ma anche tattico. Il massimo complimento che si può fare nel calcio.

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"Mai dire mai è lo slogan forse più appropriato nel mutevole ed emotivo gioco del pallone e del mercato. E in quella porta che sembra definitivamente chiusa, si riesce sempre a trovare un piccolo spiraglio su cui far leva. E la leva, in questo caso, potrebbe essere rappresentata dalla determinazione - magari dall’ostinazione - con cui il Bayern comunque decidesse di andare all’assalto. Di fronte a un’offerta “irrinunciabile”, messa nero su bianco, l’Inter avrebbe infatti il diritto e forse anche il dovere di fermarsi un attimo almeno a riflettere. Perché un calciatore forte, come il trentenne Calhanoglu, non sarebbe facile da sostituire. Ma con tanti soldi, in uno scenario internazionale in cui sono in tanti a dover fare i conti con le esigenze di bilancio, qualche buona idea potrebbe comunque essere realizzata. Senza contare che, con l’arrivo di Zielinski, la voglia di Asllani e la crescita di Frattesi, un primo paracadute è stato già aperto. Insomma, la bella, grande notizia, è che Calhanoglu non farà pressioni. La seconda è che il pallino è saldamente nelle mani della dirigenza nerazzurra. Che potrà valutare, nella piena ed esclusiva responsabilità, cosa è meglio per l’Inter. Perché il passaggio di consegne a livello dirigenziale, e questo solo conta, dovrà comunque garantire una squadra ancora più forte. Come chiedono giustamente i tifosi".

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