LEGGI ANCHE
Frattesi è l’uomo nuovo della Nazionale italiana. Pensate un po’: comprimario nell’Inter scudettata, costretto a ritagliarsi qualche presenza a partita iniziata, è una colonna azzurra e forse il giocatore da cui Spalletti si aspetta di più. Forte fisicamente, bravo nel recupero dei palloni e abile negli inserimenti, potenzialmente con qualche gol decisivo nel suo bagaglio, è il calciatore perfetto per scompaginare i piani avversari. Ed è per questo che il c.t. intende affidargli, sin dalle prime battute: un ruolo centrale, non solo inteso come posizione in campo. Tutto questo succederà contro l’Albania, che segnerà il debutto europeo. E in cui Frattesi si ritroverà dall’altra parte - strano il calcio - un altro suo compagno con lo stesso destino. Già, perché Asllani, costretto a fare anticamera nell’Inter, per la presenza di un intoccabile come Calhanoglu, nella sua nazionale è invece l’uomo d’ordine, il direttore d’orchestra. Di una squadra che faremmo bene a non sottovalutare.
Insomma, Frattesi e Asllani, due “riserve” interiste che saranno protagoniste nel debutto azzurro. Così come sarà protagonista nella sua squadra Zielinski. La Polonia è inserita in un girone di ferro, con Francia e Olanda, ma proprio a lui toccherà il compito di guidare i compagni. Certo è che davvero difficile considerare un pilastro del Napoli campione d’Italia appena dodici mesi fa - con un ruolo da primattore - come una riserva nella nuova Inter scudettata. Perché il calciatore è forte. Anzi di più. Ed era il sogno, proibito, di tanti tecnici. Insomma, il trio di centrocampo dell’Inter considerato di riserva - composto da Frattesi, Asllani e Zielinski - non solo è pronto a essere protagonista in questo Europeo che sta per cominciare. Ma davvero ti fa chiedere: quante avversarie, anche tra le migliori, hanno in Italia un reparto titolare così forte? Quanti allenatori farebbero volentieri a cambio e si prenderebbero in blocco… le alternative dell’Inter?
© RIPRODUZIONE RISERVATA