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Vocalelli: “Bel gioco? L’Inter a suo modo spettacolare. Ed è solo all’inizio del suo percorso”

Andrea Della Sala

Il giornalista ha commentato il cammino dell'Inter e le critiche fatte ai nerazzurri per il mancato bel gioco

Inter prima e con le rivali a distanza di sicurezza, ma sulla squadra di Conte piovono critiche sul gioco espresso e sulla mancanza di estetica. Ne ha parlato, su Gazzetta.it, il giornalista Vocalelli:

"È quasi incredibile questa strana “accusa” rivolta ai nerazzurri e a Conte. Come se esistesse un solo modo di giocare bene e coincidesse con il calcio offensivo, spregiudicato, portato a spingere sempre sull’acceleratore. Mentre - parere strettamente personale - il bel calcio è soprattutto nell’equilibrio di squadra e nella valorizzazione delle qualità dei giocatori a disposizione. Insomma, l’Inter è a suo modo spettacolare, perché il vero spettacolo del calcio è nell’armonizzare, nell’equilibrare appunto, le qualità e le caratteristiche degli interpreti, chiedendo a Lukaku di essere il primo difensore e ad Hakimi di essere il primo degli attaccanti. Il resto è materia per chi ragiona su un solo binario".

"L’Inter è anche una squadra molto, molto giovane, con tutte le carte in regola insomma per aprire essere protagonista ancora per anni. Prendete la formazione titolare: Handanovic, Hakimi, Skriniar, De Vrij, Bastoni e Perisic (o Young), Barella, Brozovic, Eriksen, Lukaku e Lautaro. Portiere a parte, un solo calciatore oltre i trent’anni, in un campionato che spesso viene invece definito ospitale - diciamo così - per calciatori non giovanissimi. L’Inter no, l’Inter ha davvero una squadra con un grande futuro davanti e la possibilità di aprire un ciclo".

"Conte ha ancora una sola stagione garantita, la squadra sembra invece avere un progetto a più lunga scadenza ancora da scrivere. E avere la certezza di poter contare su questo allenatore - in un progetto anche europeo - sarebbe il miglior modo per dare un seguito alla crescita straordinaria di questo anno e mezzo. Una crescita tecnica e anche patrimoniale, perché l’Inter - da Bastoni a Barella, da Lukaku a Lautaro, da Hakimi ad altri - ha valorizzato ancora di più le sue risorse, Le risorse di un gruppo forte, solido e con un futuro luminoso davanti. Perché l’Inter, questa giovanissima Inter, sembra solo all’inizio del suo percorso", sottolinea su Gazzetta.it.