Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha parlato del momento che sta attraversando l'Inter
Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha parlato del momento che sta attraversando l'Inter. La squadra di Inzaghi è al primo posto in classifica dopo le prime 4 giornate ed è reduce dalla grande vittoria nel derby. "Se davvero esistessero ancora “i problemi di abbondanza”, Simone Inzaghi avrebbe davvero di che preoccuparsi. Essendo invece un bravissimo pilota, non c’è dubbio che la ricchezza tecnica di cui dispone sia potenzialmente la soluzione e non il problema".
"Già, perché molto si è parlato delle sostituzioni che, contro il Milan, hanno permesso ai nerazzurri di spingere sull’acceleratore: se dalla panchina si alzano Frattesi, Carlos Augusto, De Vrij - per fare i primi tre nomi - è chiaro che la squadra finisce per provare un brivido e ripartire con energia ancora maggiore. Ma poco, o nulla, si è parlato di quelli che invece in quella panchina sono rimasti per tutti e novanta i minuti: sempre per fare tre nomi, e non esagerare nell’elenco, possiamo citare Pavard, Cuadrado e Klaassen".
"Insomma, l’Inter di oggi ha tante qualità. Un allenatore e calciatori di livello, un’identità di gioco riconosciuta e riconoscibile, ma forse ha il suo valore aggiunto proprio nella profondità della rosa. Nessuno in Italia ha le alternative - non chiamiamole riserve - di cui dispone Inzaghi. In pochi - il City è fuori concorso - anche in Europa hanno la possibilità di sfruttare i cinque cambi e il turnover come i nerazzurri. Che vuol dire non dover giocare sugli acciacchi, tenere sempre altissima la qualità media della squadra e - forse soprattutto - stimolare la concorrenza interna. A voler essere pignoli, andando oltre alle indicazioni del momento, si potrebbe obiettare qualcosa sulla prima linea. Perché non è un’offesa chiedersi se Sanchez saprà mostrare il meglio di sé, o se Arnautovic - tra i più completi, parere strettamente personale, nel concentrare potenza e abilità - riuscirà a dimenticarsi dell’anagrafe. È anche per questo che, all’Inter, pensavano di riprendere Lukaku".
"Ma l’abbondanza - stavolta, scherzando, si può dire - avrebbe forse ritardato l’esplosione di Thuram. Non Lilian, suo padre, che alzava il vento quando decideva di lanciarsi sulla fascia. Ma Marcus, che ha tutto - con i suoi compagni, potenzialmente più di 20 titolari - per rendere quest’Inter ancora più europea. Che vuol dire in pratica tre cose: forza, qualità e - appunto - soluzioni in abbondanza. Altro che problema".