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Vocalelli: “Giro attaccanti? Il vero affare lo ha fatto l’Inter con Lautaro”

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Il giornalista ha esaltato le doti in campo e fuori dal campo del nuovo capitano dell'Inter sulle pagine de La Gazzetta dello Sport

Il giornalista Alessandro Vocalelli ha esaltato le doti in campo e fuori dal campo del nuovo capitano dell'Inter, Lautaro Martinez, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:

In copertina - ma soltanto per la lungimiranza dell’Inter - non c’è invece quasi mai Lautaro Martinez, che è sicuramente tra i più forti in assoluto e - parere strettamente personale - sicuramente il più eclettico tra tutti quelli in circolazione. Che, come detto, non rientra nel giro delle trattative, non scatena appetiti e pettegolezzi soltanto perché ha firmato con il club e con i compagni un patto d’acciaio, legandosi con largo anticipo al nerazzurro fino al 2026 e ricevendo - a fronte di questa rinnovata fedeltà - anche la fascia di capitano. Un riconoscimento tutt’altro che simbolico, perché in un calcio sempre più incerto - e in qualche modo avventuroso - ha un grande valore (fortunatamente non soltanto economico) porsi come leader, guida, riferimento di un intero gruppo.


Vocalelli: “Giro attaccanti? Il vero affare lo ha fatto l’Inter con Lautaro”- immagine 2

È per questo che, a due settimane dal via del campionato, il grande, autentico, affare tra gli attaccanti - perché nella stabilità c’è la conferma di un’Idea - è rappresentato proprio da lui. Che sfugge alla regola del mercato - fatto anche di voci che servono ad alimentare appetiti e quotazioni - per rappresentare la classica e in questo caso esemplare eccezione. Nessuno può ipotecare il futuro, e dire ciò che sarà, ma oggi Lautaro Martinez è - se non l’unico - comunque un vero, autentico, punto di riferimento. 

Lautaro Martinez è sicuramente il più eclettico degli attaccanti del nostro campionato. Uno capace di coesistere indifferentemente con il compasso di Lukaku o con le geometrie di Dzeko, insomma prima o seconda punta in maniera quasi indifferente. Con il suo calcio fatto di tecnica, esplosività, fiuto e intelligenza. Uno che, a differenza di altri suoi colleghi, non va - come si dice in gergo - a mangiarsi tutta l’area di rigore, rubando la scena al resto della squadra, ma sa quando è il momento di affondare. Perché anche questa è la caratteristica del leader.

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Lautaro Martinez è il grande protagonista che, per meriti suoi e della società, sta passando quasi inosservato. In questo momento di calcio pieno di speranze, desideri e a volte di illusioni, la sua è una storia che va controcorrente. Che anche a lui sembra star benissimo. L’importante sarà tornare in prima pagina, e non ci sono dubbi, quando si ricomincerà a giocare. Perché, fissando l’obiettivo non solo personale e ripensando al suo idolo e modello, Javier Zanetti, che cosa ci può essere di più suggestivo e bello che conquistare - con la fascia al braccio - uno scudetto? Che si parli pure di tanti suoi colleghi: nei pensieri di Lautaro non c’è al momento un titolo a caratteri cubitali. Ma un titolo che, in casa nerazzurra, varrebbe la seconda e sospirata stella. Vuoi mettere la soddisfazione di metterci la firma anche come capitano?

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