Dell'ottimo momento dell'Inter e delle strategie per il futuro del club nerazzurro ha parlato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport il giornalista Alessandro Vocalelli:
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Vocalelli: “La Pazza Inter è diventata saggia. Stupisce in campo e confonde i rivali”
Dell'ottimo momento dell'Inter e delle strategie per il futuro del club nerazzurro ha parlato il giornalista Alessandro Vocalelli
C’è una partita, quella di domani a Bergamo, fondamentale e rumorosa - per le considerazioni che scatena - nella corsa scudetto. Ma c’è un’altra partita che silenziosamente, verrebbe da dire segretamente, l’Inter sta portando avanti: la costruzione di una squadra capace di guardare al di là di questa stagione, di immaginarsi ancora più solida, forte, giocando d’anticipo, anche meglio di due specialisti come Bastoni e De Vrij. Gli attaccanti, in questo caso, sono Marotta ed Ausilio, impegnatissimi nell’estate passata a tenere uniti i pezzi e gli umori di un gruppo un po’ frastornato dalla doppia cessione Hakimi-Lukaku e oggi capaci di spostare il proprio orizzonte sempre più avanti. Perché anche nella tempesta finanziaria che ha sommerso tutte le abitudini e le regole - spesso sbagliate - del “vecchio” calcio, si può provare a individuare la rotta. Con il timone piantato verso una direzione precisa: il buon senso, le idee, la capacità di giocare d’anticipo e sfruttare le migliori opportunità. Che non vuol dire, come crede qualcuno, prendere al volo il primo e ipotetico affare - che spesso nasconde una trappola - ma farsi trovare pronti con un piano strategico.
Un percorso che è cominciato già da mesi con i rinnovi preziosi di Lautaro, Barella e con il prossimo annuncio dell’accordo con Brozovic. La Pazza Inter - che anche sul campo stupisce e confonde i rivali per la sua regolarità straordinaria - ha lasciato il posto a una Saggia Inter, che si muove con decisione e attenzione al tavolo dei procuratori, senza lasciare il contropiede alla concorrenza. Ma dopo i rinnovi si è passati, direttamente, alla fase di consolidamento. E se Onana è stato già designato come erede di Handanovic, le tracce che portano ai difensori sono tutte di assoluto livello e soprattutto perfettamente aderenti alla realtà che si vuol costruire: Ginter, Bremer, Luis Felipe. Tutti nomi eccellenti, perché - diciamocelo chiaramente - bisogna eventualmente anche essere pronti a valutare offerte “indecenti”. Un capillare lavoro di valutazione che è continuato con Kostic, un esterno - come si dice - di gamba e di qualità; è passato da un primo contatto con il Sassuolo per Frattesi e Scamacca e si è adesso addirittura indirizzato su Paulo Dybala. Non dovesse rinnovare con il bianconero, si potrebbe aprire davvero la porta dell’Inter.
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