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Vocalelli: “Scudetto al bivio decisivo. Juve-Inter? Sembra scritto su misura per…”

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha parlato così di Juventus-Inter

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli ha parlato così di Juventus-Inter, in programma tra una settimana esatta:

"Anche se non è e non sarà l’antivigilia della sfida con Ronaldo, anche se non è e non saranno giorni decisivi per programmare le nostre serate mondiali, l’attualità ci riporta alla settimana più importante: che introduce al ritorno del campionato, mai così equilibrato. Con la sensazione di andare davvero incontro a un bivio forse decisivo: Juve-Inter, Atalanta-Napoli e Milan-Bologna sono tappe molto delicate. Con Allegri e Inzaghi lì a giocarsi quello che fino a due mesi fa ritenevano entrambi impossibile. Che la Juve potesse addirittura riavvicinarsi al vertice, sognando uno spiraglio di scudetto; che l’Inter fosse costretta invece a vincere per non abbandonare quello stesso traguardo - lo scudetto - che molti immaginavano a un certo punto quasi scontato. Con in mezzo la questione Dybala, lasciato libero dalla Juve e corteggiato proprio dall’Inter. Strani intrecci di mercato, anche se questo Juve-Inter sembra scritto su misura per Chiellini e Barella. Reduci dalla malinconica esperienza azzurra e simboli della supersfida da cui si riparte. Da una parte l’orgoglio dell’anziano capitano e della sua Juventus, dall’altra la necessità di dare un calcio alle difficoltà del giovane centrocampista e della sua Inter"

"Il tutto con un occhio ad Atalanta-Napoli, in cui ci sono in palio, come in Juve-Inter, scudetto e Champions League. Un’altra sfida di confine. E sarà proprio per questo che, in quelle previsioni che però non sempre dicono la verità, il Milan può andare incontro a una settimana che potrebbe davvero rappresentare un trampolino. Il Bologna (un grande augurio e un abbraccio fortissimo a Sinisa) sembra sulla carta un ostacolo più abbordabile, anche se bisogna sempre fare i conti con una squadra piena di risorse. Lo sa benissimo Pioli, che ha confermato in questi anni tutto il suo valore e la qualità migliore di ogni allenatore: la disponibilità a saper essere flessibile, cercando il meglio dai più esperti, ma riuscendo anche a coltivare il talento dei più giovani. Perché il suo Milan ha una difesa - con Calabria, Tomori, Kalulu e Theo - con una età media di 23 anni appena. Senza contare Tonali, Leao, Brahim Diaz, che insieme non arrivano neppure a 22. Italiani o no, la lezione insomma è tutta qui. Con la competenza, ed il coraggio nelle scelte, si può fare molta strada. Un occhio alla classifica e l’altro alla valorizzazione della rosa. Si può chiedere di più?"