Rey Volpato, attaccante scuola Juventus oggi al Sankt Georgen, intervistato da Repubblica racconta il primo Antonio Conte, quello dell'Arezzo. "Io credo che il primo Conte avesse già i suoi concetti, ci ripeteva che la forza è nella testa, che lui non era Zidane ma ci aveva giocato insieme, dunque tutto è possibile a questo mondo. In allenamento ci faceva ripetere ogni gesto a mille all’ora, "così in partita non sarete presi sul ritmo", ci diceva. Di Conte mi colpì naturalmente la veemenza: quando finimmo in serie C all’ultimo secondo, e solo perché la Juventus aveva perso quella strana gara in casa, si sentì tradito dalla squadra del cuore e ci restò di sasso". Il giocatore si riferisce alla vittoria dell'Arezzo sul Treviso che non bastò a garantire la salvezza alla squadra toscana, retrocessa in C1 in virtù del successo dello Spezia a Torino contro la Juve.
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Volpato: “Conte? Ecco cosa ripeteva e mi colpì una cosa. Si sentì tradito quando la Juve…”
L'ex giocatore dell'Arezzo racconta il primo Conte
(Repubblica)
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