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Giocatori di esperienza come lei ancora sentono una forte pressione prima di una partita del genere?
—“No, ho 33 anni e non è mai troppo nervosi. È più eccitazione positiva. Più che altro odio le partite che si giocano alle 8 di sera, perché devi aspettare tutto il giorno prima di scendere in campo. In Premier invece si gioca subito, nel pomeriggio, e via”.
E cosa fa per ingannare l’attesa e la tensione?
—“Mangio, dormo, vago per l’hotel, faccio una penichella il pomeriggio. Anche perché dopo le partite non dormo mai”.
Il triplete è riuscito solo a un’altra squadra inglese in passato, il Manchester United di Sir Alex Ferguson.
—“Quella squadra era invincibile, una delle migliori della storia del calcio. Anche noi possiamo diventarlo, ne abbiamo i mezzi, ma non sarà automatico. L’Inter è una grande squadra, bisogna rispettarli”.
Guardiola ha detto che se non vincete questa Champions, il vostro lavoro non verrà riconosciuto a pieno. Lei cosa ne pensa?
—“Che la vinciamo o meno, non definirà le nostre vittorie di questi ultimi sei anni, nei quali abbiamo vinto cinque Premier League. Sappiamo che siamo una grandissima squadra. Ma ora tocca consacrarci a livello mondiale e perciò questa Champions per noi è un’opportunità unica”.
(Repubblica)
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