LEGGI ANCHE
Inter permettendo, ovviamente?
“L’Inter è arrivata in finale e va considerata una grande squadra. Ma noi sappiamo di avere una grande chance, di avere una seconda opportunità con Pep e la gran parte di questo gruppo. E dobbiamo ripartire dalla consapevolezza di quello che abbiamo sbagliato due anni fa col Chelsea. Sappiamo bene che non vinceremo semplicemente presentandoci in campo. Avremo davanti una grande squadra”.
Come si affronta lo stress di una finale?
“Ho 33 anni, non divento più nervoso. Sento l’eccitazione, un po’ di tensione positiva che se sai incanalare nel modo giusto ti aiuta a giocare meglio. Ma c’è un’altra cosa che non mi piace di questa finale”
Cioè?
“L’orario. Io odio le partite serali, dipendesse da me giocherei solo alle 3 del pomeriggio. Alle partite di sera hai tutto il giorno per pensarci e devi trovare il modo di prepararti nel modo giusto. A livello di nutrizione, di come ti muovi in hotel, ma soprattutto a livello mentale per arrivare pronto alla partita. Io vorrei tanto poter anticipare il calcio d’inizio, ma so di non poterlo fare. Allora faccio un riposino, anche se poi non dormo prima delle partite”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA