In una lunga intervista a Repubblica, il giocatore ha parlato della finale di Champions League tra Manchester City-Inter
In una lunga intervista a Repubblica, Kyle Walker ha parlato della finale di Champions League tra Manchester City-Inter. "Si cresce anche attraverso le delusioni, le vittorie sfiorate: questo vale per tutte le grandi squadre. Sinora non abbiamo mai vinto la Champions, ma l’importante è essere sempre lì e provarci, come con la nazionale inglese: prima una semifinale, poi una finale persa contro l'Italia… alla fine speriamo che stavolta le cose vadano per il verso giusto”.
Quindi dopo la finale di Champions persa contro il Chelsea due anni fa, ora siete più fiduciosi?
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“Sicuramente ci è stato di esperienza. Alla prima sei sempre un po’ disorientato e puoi pagare lo scotto. Quest’anno abbiamo più consapevolezza. Ma credo che la chiave per noi sia fare ciò che sappiamo fare. Certo, dobbiamo tenere in considerazione la partita, un avversario come l’Inter. Ma se riusciamo a giocare il nostro calcio e a fidarci come sempre di noi stessi, possiamo farcela: perché è più facile che Haaland faccia un gol, che De Bruyne faccia un assist… in ogni caso, dobbiamo vincere a tutti i costi”.
Giocatori di esperienza come lei ancora sentono una forte pressione prima di una partita del genere?
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“No, ho 33 anni e non è mai troppo nervosi. È più eccitazione positiva. Più che altro odio le partite che si giocano alle 8 di sera, perché devi aspettare tutto il giorno prima di scendere in campo. In Premier invece si gioca subito, nel pomeriggio, e via”.
E cosa fa per ingannare l’attesa e la tensione?
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“Mangio, dormo, vago per l’hotel, faccio una penichella il pomeriggio. Anche perché dopo le partite non dormo mai”.
Il triplete è riuscito solo a un’altra squadra inglese in passato, il Manchester United di Sir Alex Ferguson.
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“Quella squadra era invincibile, una delle migliori della storia del calcio. Anche noi possiamo diventarlo, ne abbiamo i mezzi, ma non sarà automatico. L’Inter è una grande squadra, bisogna rispettarli”.