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Wembley non fa paura all’Inter. Il Tottenham non lo sopporta più, ma occhio a Kane…

Andrea Della Sala

Questa sera l'Inter si giocherà il passaggio del turno contro gli Spurs

L'Inter sarà di scena per la prima volta nella sua storia a Wembley e nel tempio del calcio proverà a raggiungere i tanto desiderati ottavi di Champions League. Un punto per regolare i conti, per escludere il Tottenham dalla Champions League e per raggiungere gli ottavi di finale.

Secondo Repubblica "oggi contro il Tottenham, che è in palla e pieno di buone intenzioni, è meglio non perdere, per non rimettere in discussione la qualificazione, e in ogni caso è vietatissimo perdere con più di un gol di scarto. Ieri sera i giocatori dell’Inter hanno passeggiato per pochi minuti sul prato spelacchiato, e a bordo campo, tanto la rifinitura c’era stata a Milano, e poi non valeva neppure la pena, pioveva a cats and dogs, giusto Icardi si è fermato a guardare quell’immensità protetto da un ombrello, quasi tutti gli altri si sono appena affacciati".

WEMBLEY - "Il bello è che di stare a Wembley al Tottenham non interessa mica, anzi gli Spurs, intesi come giocatori, allenatore, dirigenti e tifosi, ormai lo detestano. Sono costretti a giocarci le partite di Champions dalla scorsa stagione e ora anche quelle di campionato, perché la costruzione del loro nuovo stadio sta andando per le lunghe: doveva essere pronto a settembre invece slitterà come minimo a marzo, e le spese sono arrivate a quasi un miliardo di sterline, al punto che il presidente Levy "non dorme la notte" per capire come rientrare. Così hanno affittato Wembley al modico costo di 650mila sterline a partita, ma lo stesso Pochettino ha ammesso che non avvertono atmosfera, né spinta dal pubblico, e non vedono l’ora di avere il loro stadio. In più il campo si è rovinato del tutto, complice una partita di Nfl statunitense, e giocarci a calcio decentemente è un’impresa. Ma occhio a Harry Kane, che qua, da inglese inglesissimo quale è, si trova a meraviglia, si vede che avverte l’aria buona e la tradizione del suo calcio: ci ha segnato 31 volte in 46 partite, nazionale compresa, praticamente è il giardino di casa sua. Ma l’Inter non ha tempo, né di aver paura né di abbassare gli occhi di fronte a Wembley e a Kane. Stasera deve fare la storia, senza voltarsi indietro", commenta Repubblica.