Va bene che la vigilia del "clasico" spagnolo è fatta anche di frecciate e provocazione, ma l'intelligenza insegna che il modo migliore per affermare la propria forza non è sminuire l'avversario, bensì mostrare le proprie qualità, e il Barcellona ne ha da vendere. Stavolta Xavi "l'ha fatta fuori dal vasino"; per emulare il biforcuto tecnico rivale Mourinho, il centrale del Barcellona ha cercato di fomentare gli animi sparando a zero sull'avversario e sulla sua precedente squadra, l?inter, vittima incolpevole di un fuoco incrociato spagnolo. Stavolta però Xavi ha esagerato quando, intervistato per globoesporte.globo.com ha dichiarato su Mourinho e sull'Inter: "“Lo rispetto molto, ma chi passerà alla storia è Guardiola, Sacchi, Ferguson… Hanno creato qualcosa, hanno creato nuovi sistemi di gioco ed anche vinto. La sua Inter ha vinto la Champions perchè ha giocatori bravi ed è stata fortunata, ma non sarà ricordata". Io se fossi in Xavi ne parlerei con i tifosi blaugrana, quelli degli striscioni sulla Remuntada, o magari con quelli che hanno passato la notte precedente al ritorno di semifinale dell'anno scorso a suonare e a far casino davanti all'Hotel dell'Inter, chissà se quelli si ricorderanno le lacrime di delusione e di amarezza mentre J.Cesar, Maicon, Samuel, Lucio, Zanetti, Thiago Motta, Stankovic, Eto'o, Sneijder, Pandev, Milito (ho volutamente ricordato al mio "amico" Xavi nomi e volti di quella serata) e il buon Mou esultavano a braccia aperte nel centro del Camp Nou pregustando la finale al Barnabeu... Chissà, comunque se io fossi in Xavi, non me la scorederei tanto facilmente quell'Inter, metti caso la dovessi rincontrare.
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Xavi: “Mou e l’Inter della Champions non saranno ricordati”
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