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"Dunque serviranno anche il suo saper essere una freccia, le sue sovrapposizioni e i suoi inserimenti senza palla, per far scattare in avanti la squadra, offrendo un’opzione in profondità o in ampiezza. Nell’interpretazione del ruolo Dimarco ha trovato una disciplina non richiesta ai 16 anni di Yamal, alla magia del suo piede: tecnica pura. Esterno che parte da destra per rientrare sul suo piede, è un fabbricante di pericoli, di superiorità numerica. Spagnolo atipico, a volte in barba al concetto di calcio relazionale, spesso all’idea del rispetto delle posizioni. Ma è ciò che gli chiede, entro certi limiti, De La Fuente: lasciare liberi i suoi scatti, i suoi cambi di direzione, i suoi dribbling. Ne completa in media tre a partita, con una percentuale positiva che si avvicina al’80%. Più che segnare, gli viene bene far segnare: in questo è (ancora) meno cattivo di Dimarco", aggiunge il quotidiano.
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