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Zac: “WM? Con spirale negativa non ti ascolta più nessuno. ET? I tifosi si aspettano…”

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore dell’Inter, Alberto Zaccheroni, ha parlato del momento delicato della squadra nerazzurra: “L’Inter si è affidata a Mancini? È un vincente, parte da una posizione differente...

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore dell’Inter, Alberto Zaccheroni, ha parlato del momento delicato della squadra nerazzurra: L’Inter si è affidata a Mancini? È un vincente, parte da una posizione differente rispetto a Mazzarri. All’Inter, d’altronde, si era creata una situazione spiacevole. Lo so per esperienza: quando si forma una spirale negativa attorno alla squadra, i giocatori non ti ascoltano nemmeno più. Ora c’è più entusiasmo e meno pressione da parte dei tifosi. Prima era impossibile.

Il passaggio da Moratti a Thohir? Da un uomo d’affari come lui i tifosi si aspettano investimenti e risultati. Sarà concentratissimo a trovare il modo di mettere in piedi una macchina di cui, prima, deve creare tutto il contorno. L’era di Massimo Moratti è terminata per volontà del presidente, non so cosa lo abbia portato a questa scelta, ma ormai il nostro campionato si deve abituare alle proprietà straniere. Occorre riadattarsi a una nuova situazione: vedo grande negatività e non sono d’accordo. Bisogna semplicemente cambiare metodo, il più velocemente possibile.

Da dove deve ripartire l’Inter? bisogna sperare che i giocatori qualitativamente più validi comincino a fare la differenza, ma confido anche in Palacio, che riuscirà a superare questo momento buio. Mancini avrà in mano il termometro della situazione: a volte basta l’intervento del tecnico, altre volte è necessario che i più giovani vengano seguiti passo passo dai più esperti. Solo così i potenziali campioni possono davvero diventare utili alla causa. Questi giocatori hanno tutti una loro storia, sappiamo quello che possono dare o meno, ma prima di agire sul mercato occorre portarli almeno a un livello di rendimento medio». Anche perché «non mi sembra che all’Inter manchi una tipologia di giocatore come al Milan. In questo caso la qualità esiste anche a centrocampo, basti pensare a Guarin e a Hernanes. Serve solamente serenità. Tempo, fiducia e serenità.

Icardi? Ha qualità molto importanti, ma gli attaccanti fanno anche quello che i centrocampisti consentono loro di fare. Ora dovrà essere bravo Mancini a trovare la combinazione giusta per ridare equilibrio a tutto l’ambiente. A partire dai suoi uomini migliori: Kovacic, Guarin e, appunto, Icardi".