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Zaccheroni: “Inter, Inzaghi lavori sul piano nervoso. Derby? Vi dico la mia”

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Le parole del tecnico: "Milan e Inter sono le due squadre più accreditate alla vittoria del titolo finale"

Marco Astori

Alberto Zaccheroni, ex tecnico di Inter e Milan, ha concesso un'intervista ai microfoni di Tuttosport. Queste le sue parole in vista del derby di domani sera: «Milan e Inter sono le due squadre più accreditate alla vittoria del titolo finale. Ma per questa gara non mi aspetto grandissime cose, né da una parte, né dall’altra. Siamo ad inizio stagione, nessuna delle due contendenti è al top come è normale che sia. Credo che il Milan farà il suo gioco, con grande intensità e densità nell’imbuto centrale. Il Diavolo arriva alla gara con una testa migliore. Mentre dall’altra parte i nerazzurri proveranno a verticalizzare sui propri straordinari attaccanti. Nessuna delle due squadre aspetterà l’altra, per questo credo in un incontro con tante reti».

Quali sono i punti forti e deboli di Inter e Milan?

«I rossoneri possono ancora contare su un grande entusiasmo. Nella manovra del Diavolo, sia in fase offensiva che in quella difensiva, partecipano undici giocatori. A volte però si sfilacciano e concedono, soprattutto dietro, pur avendo difensori molto bravi. Una dote importante dell’Inter è la fisicità. Un aspetto negativo invece è quello che paga ancora l’insuccesso della passata stagione».

Come ci arriva Pioli?

«Stefano si sta dimostrando un innovatore, un tecnico che sa pure quando cambiare. I rossoneri davanti giocano a piede invertito e tendono a convergere. Calabria e Theo ora ricevono la palla dentro il campo, non in fascia. Così c’è la superiorità numerica in linea mediana».

E di Inzaghi?

«Simone sta gestendo la squadra, ma il lavoro sarà soprattutto sul piano nervoso. I mezzi dei nerazzurri non si discutono. L’Inter ha una rosa completa, ma per ora vedo una mancanza di continuità nelle partite: durante lo stesso match ci sono degli scompensi. Il Milan è consapevole, convinto al 90% di vincere le gare. I nerazzurri hanno un approccio differente. Si vede ad occhio nudo che siano più nervosi rispetto alla scorsa stagione».

Però l’Inter è davanti al Milan in classifica.

«Sì, ma l’atteggiamento dei rossoneri non cambia. L’Inter invece vive dei momenti in cui è in partita e altri nei quali non lo è».

Chi potrebbe decidere il derby?

«Premessa: faccio fatica a fare il nome dei singoli perché sono convinto si vinca di squadra. I duelli a centrocampo saranno interessanti, si affrontano due linee mediane forti, con giocatori di livello. Poi è chiaro che se si accende Leao, è tanta roba. Per me anche Rebic, qualora venisse recuperato, potrebbe determinare. Dall’altra parte, data l’assenza di Lukaku, che però sino ad oggi non aveva davvero fatto la differenza, ecco Lautaro, che è in grandissima forma: i nerazzurri potranno sfruttare il suo talento».

La provoco: meglio Lukaku sia indisponibile, dato che non era ancora entrato in forma?

«Le do una risposta generale, non specifica. Per me devono sempre giocare gli uomini più in forma».

Sulle fasce una sfida nella sfida.

«L’Inter a sinistra in questo momento sta facendo un po’ fatica, infatti Inzaghi cambia sempre. La chiave sarà però nei duelli a centrocampo».

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