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Zambrotta: “E’ l’Inter che ha più da perdere. Ha più punti ma se fossi in Mancini…”

Giovanni Montopoli

Gianluca Zambrotta, bianconero per 7 stagioni dal 1999 al 2006, commenta la gara di domenica con una breve intervista rilasciata alla Gazzetta dello Spor. Queste le dichiarazioni dell’ex bianconero. PREPARAZIONE DURANTE LA SOSTA –...

Gianluca Zambrotta, bianconero per 7 stagioni dal 1999 al 2006, commenta la gara di domenica con una breve intervista rilasciata alla Gazzetta dello Spor. Queste le dichiarazioni dell’ex bianconero.

PREPARAZIONE DURANTE LA SOSTA -  «Sicuramente partite così importanti si preparano meglio con più tempo, ma il problema è più per l’allenatore che per i giocatori. Quando sei in nazionale non pensi al club, cominci a preoccuparti del campionato nel momento in cui torni alla base. L’allenatore invece fa più fatica, perché ha tanto tempo ma pochi giocatori su cui poter lavorare».

IN NAZIONALE NON SE NE PARLA -  «No, è più facile che si parli delle partite passate. Quando ero alla Juve o al Milan e mi ritrovavo in azzurro con gli interisti gli sfottò erano frequenti, ma tutto era fatto con molta leggerezza».

TENSIONE -  «Sì, può essere un fattore positivo. Staccare la spina di solito ti aiuta a ritrovare nuove energie e ti ricarica».

IMPORTANZA DELLA GARA -  «Sicuramente. Inter-Juve è sempre stato un classico, il derby d’Italia. Ha sempre avuto e avrà un sapore particolare. Dalle proteste di Simoni per il rigore non dato a Ronaldo ai tanti duelli per lo scudetto. In partite così non c’è bisogno di caricare la squadra: tutto viene naturale per un giocatore. L’allenatore invece deve studiare bene l’avversario e preparare la gara in maniera maniacale».

CHI ARRIVA MEGLIO -  «I dati statistici sono dalla parte dell’Inter, ma è sempre difficile fare pronostici. Io però se fossi in Mancini starei attento alla Juve, che arriva a questa gara agguerrita e con la voglia di riprendere l’ottimo cammino dell’anno scorso. Non credo che i bianconeri abbiano già rinunciato a lottare per lo scudetto. Dall’altra parte c’è l’Inter che dopo anni bui è partita forte e vuole riprovare a vincere».

VANTAGGIO - «L’Inter è avvantaggiata per la classifica, ma i bianconeri sono in crescita e stanno facendo molto bene in Champions. I nerazzurri hanno più da perdere, perché se a livello mentale non sei abituato a stare davanti il rischio di sentirsi tranquilli e rilassarsi c’è. La Juve la fame ce l’ha nel dna»