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Zancan: “Candreva-Pioli, i dissapori verranno messi da parte. Entrambi…”

Federico Zancan a Sky Sport ha parlato di quella che sarà la nuova Inter di Stefano Pioli.

Simona Castellano

Federico Zancan a Sky Sport ha parlato di quella che sarà la nuova Inter di Stefano Pioli.

Queste le sue parole: “Pioli nella sua avventura alla Lazio ha alternato due moduli, il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Entrambi sembrano adattarsi di più alla rosa dell’Inter. La parte centrale del gioco potrebbe essere affidata a Banega. Sicuramente il tecnico dovrà dare solidità in più alla difesa, Medel è fondamentale quindi a tal proposito. Nel 4-3-3 il posto di Banega (che sarebbe schierato da mezzala) potrebbe essere preso anche da Brozovic, mentre vedere l'argentino davanti alla difesa mi sembra difficile. Come giocatore è lui che deve cercare lo spazio in campo, è un po’ anarchico magari, metterlo nella posizione giusta sarà una delle sfide di Pioli. Con il Siviglia si era visto un giocatore totale in grado ricoprire tutti i ruoli. In quest’Inter con poche certezze ha fatto fatica ad essere decisivo. Candreva? Nell’ultima stagione lui e Pioli non sono andati troppo d’accordo, perché Pioli ha deciso, forse spinto dalla società, di dare la fascia a Biglia, il rapporto tra i due così si è incrinato e anche le prestazioni del giocatore non sono state esaltanti. Ha comunque fatto benissimo a livello di numeri con Pioli: 20 gol e 20 assist in 76 partite. Io credo che i dissapori verranno messi da parte. Troppo importante per il tecnico avere un giocatore come lui e per Candreva prendersi l’Inter dopo il grande investimento della società. Nella Lazio aveva più possibilità di manovra, calciava punizioni, rigori, è un giocatore che esce dagli schemi, prende palla anche indipendentemente dai movimenti della squadra. Ha avuto più chance lì di mettersi in mostra. Ora mette tanti cross a Icardi, c’è una bella intesa tra i due, ma all’Inter deve crescere e credo che Pioli sia l’allenatore giusto per lui. Perché Pioli? Pioli conosce bene la realtà della serie A, l’Inter probabilmente deve normalizzarsi a livello dirigenziale". 

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