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Tra i grandi chef italiani, per esempio Cracco, Bartolini, Cannavacciuolo, Oldani, c’è qualcuno diventato amico?
—«Conosco tutti. Da Cracco andiamo spesso perché facciamo le cene dell’Uefa. Mangiamo benissimo, ma parliamo più di calcio che di cucina, anche con Carlo».
Per l’impegno nel sociale da 15 anni con la sua Fondazione Pupi, dove ha l’appoggio fondamentale di sua moglie Paula, lei ha ottenuto un Ambrogino d’Oro. La ristorazione può essere d’aiuto in questa benemerita attività?
—«Senz’altro, con cene e feste nei nostri ristoranti raccogliamo fondi da destinare ai più fragili. Focus i bambini in difficoltà, i più deboli. Sono il nostro futuro. Voglio aiutarli a realizzare i loro sogni. Anch’io ne avevo uno e per fortuna ho potuto realizzarlo».
Ha mai parlato con il compatriota Papa Francesco?
—«Sì, sono andato a trovarlo. È una persona alla mano, mi piace molto».
Chi le piacerebbe invitare in un suo ristorante per conoscerlo di persona?
—«Il pilota Lewis Hamilton, mi incanta quello che fa con la Formula Uno, lo inviterei a mangiare un bell’asado».
(Corriere della Sera)
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