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Dopo la vittoria a San Siro con l'Empoli, il tecnico dei toscani Zanetti ha parlato a La Gazzetta dello Sport del momento della sua squadra e di quello dei nerazzurri:
«Sì, sì. L’ho visto subito dopo una settimana di allenamento che aveva qualcosa d’importante: un talento innato. Non è molto strutturato ma è molto rapido e ha un proprietà di palleggio, tecnica e visione di gioco di altissimo livello. Al primo anno di A si sta imponendo in modo prepotente in un campionato difficile. I suoi gol ci hanno portato punti. Davanti a sé ha un futuro bellissimo».
«In partite prettamente fisiche qualche volta ha faticato e quindi ho preferito far partire Galbiati che ha più struttura e gamba per attaccare gli spazi. Ma sapevo che anche a gara in corso mi sarebbe tornato utile. Galbiati stesso in altre partite ha fatto benissimo da subentrato. Sono valutazioni che si fanno di gara in gara».
«Dico che solo il Napoli poteva e può perdere il titolo, perché al di là dei punti che ha accumulato ha dimostrato una continuità di gioco impressionante. Penso sia il loro anno e sarebbe strameritato. Quanto all’Inter, con noi non è stata la migliore Inter ma davanti ha trovato un Empoli importante e probabilmente non se l’aspettava. Siamo partiti subito forti, con intensità e anche qualità. Forse son rimasti un po’ sorpresi. Ma l’Inter è fortissima, la ho dimostrato in Supercoppa. Magari non è stata continua come il Napoli».
«Per me è un punto di riferimento assoluto. Per i miei gusti è sicuramente tra i primi due, con De Zerbi. Sta dimostrando appunto di meritare lo scudetto, non solo con la forza dei giocatori, ma delle sue idee di gioco. Un tecnico da studiare per noi giovani».
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