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Non ha parlato, solo di Inter, Javier Zanetti, intervistato da Il Giornale: " Cosa penso del caso Bonucci- Allegri? Succede, la cosa importante è che finisca lì. Un incidente di percorso non può distogliere dall'obiettivo. E con i tecnici che ha avuto come mi è andata? Con qualcuno ho discusso, ma ho messo da parte l’interesse personale per il bene della squadra. Anche con Mazzarri? Non mi ha fatto giocare il derby, l’ultima partita mi ha mandato in panchina ma non ho mai detto nulla. Ci può stare di non essere d’accordo, ma il rispetto non è mai mancato. E alla fine l’ho ringraziato perché per me dopo l’infortunio tutto quello che è venuto è sempre stato un di più. Ora c'è Pioli? Arrivato nel momento di grande difficoltà, siamo stati bravi a fare squadra. Mi ha colpito per l’umiltà e la cultura del lavoro. Io allenatore? Mai. Troppo stress. Preferisco presidente? Sono contento così. Se mi chiamasse l'Argentina Già fatto. Ma il mio presente e futuro è l’Inter. Darò se posso una mano, visto il mio nuovo incarico alla Fifa. Il calcio ai calciatori? In Italia ci sono Zanetti, Nedved...e basta. Spero che Gigi(Buffon)e Francesco (Totti) restino nel movimento anche dopo. È sbagliata l’idea che gli ex campioni siano ingombranti: l’esperienza sul campo conta. I cinesi del Milan? Ben vengano se servono alla crescita del calcio italianp . Domani Donnarumma 18 anni? Ne approfitto per fargli gli auguri. Con lui e gli altri giovanil’Italia ha un grande futuro. Il nuovo Zanetti? È mio figlio. A quattro anni e già corre, corre, corre..."
(Il Giornale)
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