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Zanetti: “Suarez uno dei primi a credere in me. Per lui l’Inter era famiglia”

Fabio Alampi Redattore 

L'ex capitano nerazzurro e attuale vice presidente ha voluto condividere il suo ricordo del cantrocampista morto oggi a 88 anni

Javier Zanetti, ex capitano dell'Inter e oggi vice presidente nerazzurro, intervenuto telefonicamente a Sky Sport ha voluto ricordare Luisito Suarez, scomparso oggi all'età di 88 anni: "Oggi è un giorno triste per tutti gli interisti e per tutti quelli che amano il calcio. Un giocatore straordinario, lui, Facchetti e Mazzola mi raccontavano le partite dell'Inter in Argentina, quando si giocavano la Coppa Intercontinentale. Era un grandissimo piacere sentirli, hanno dato tante emozioni ai tifosi interisti. Avevo un rapporto speciale con Luisito, è stato uno dei primi a credere in me. Prima di arrivare all'Inter era venuto in Argentina a vedermi con Mazzola e con Angelillo, poi alla mia presentazione alla terrazza Martini c'era lui ad aspettarmi. Ci lascia una persona che, al di là di quello che era come calciatore, era davvero straordinaria".

"Uno che, quando si parlava di calcio, capiva tantissimo, era molto diretto. Le sue parole erano sempre molto sentite. Lascia come ricordo questo senso di appartenenza all'Inter, si sentiva orgoglioso e onorato di difendere questi colori, sul campo e fuori. L'Inter è famiglia, e credo che Luisito la sentiva proprio così, e io provo lo stesso, dal primo giorno che sono arrivato qui. Valori che io condivido a pieno. Tutti mi parlavano della Grande Inter, di Helenio Herrera e di tutti questi campioni che avevano fatto la storia. Quando uno vede questo capisce subito in che club arriva".