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Zaniolo: “Non garantisco che resto al Gala. Icardi tra i top in circolazione. Mou…”

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Le parole dell'ex calciatore di Inter e Roma, ora al Galatasaray sul suo futuro e non solo, tra Nazionale e Icardi

Alessandro De Felice

Nicolò Zaniolo è ripartito dalla Turchia. Il calciatore cresciuto nelle giovanili dell'Inter è volato Istanbul per vestire la maglia del Galatasaray dopo la rottura con la Roma.

Il futuro, però, potrebbe essere ancora in Italia, come ha lui stesso ammesso in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Zaniolo, lei ha una clausola di rescissione da 35 milioni. Non è un mistero che Juventus e Milan la corteggino, e forse non da soli. Sbagliamo a pensare che presto potrebbe tornare?

"Cominciamo subito col mercato? Guardi, il futuro non lo conosce nessuno. È ovvio che non posso garantire che resterò in Turchia cinque anni, ma finché sarò qui darò sempre il massimo".

Che cosa può raccontare del terremoto?

"Le dico solo che è stata una cosa devastante. Ci sono ancora persone che devono dormire in macchina perché non hanno più una casa. In un certo senso ho scoperto che anche il calcio li aiuta a rasserenarli. Qui il tifo è davvero una fede".

Si dice che il calcio in Turchia sia un cimitero per elefanti. Muslera, Oliveira, Mertens, Torreira, Icardi: sono tutte ex stelle o stelline della Serie A.

"Sbagliato. Siamo un grande gruppo con un ottimo allenatore, Okan Buruk, che per mia fortuna parla anche italiano. Questo Galatasaray in Italia sarebbe in zona Europa perché ha tanti giocatori davvero forti. Le dico solo che Icardi, che è uno dei miei partner in attacco, resta sempre uno dei migliori centravanti che ci sono in circolazione".

Zaniolo: “Non garantisco che resto al Gala. Icardi tra i top in circolazione. Mou…”- immagine 2

Ha avuto perplessità ad accettare la Turchia?

"No, avevo bisogno di rimettermi in gioco. Così ho parlato con Sergio Oliveira, che era con me alla Roma, e mi ha detto che l’ambiente è bello e il campionato competitivo. Poi ho chiamato il c.t. Mancini e anche lui mi ha consigliato di andare, dicendo che sarei stato bene. E aveva ragione".

Perché adesso lei non è in Nazionale?

"Perché sono stato fermo per tre mesi e ho bisogno di lavorare. Ho parlato con Salsano, il vice del c.t., che mi ha detto di stare tranquillo, che sono seguito e quando starò bene le cose verranno automaticamente. Io alle finali di Nations League vorrei esserci. Alla Nazionale tengo tanto, non c’è niente di più bello che rappresentare l’Italia".

Che rapporto ha avuto con Mourinho? Si dice che si adatti meglio ai campioni che ai giovani.

"È una grandissimo allenatore e una grandissima persona. Mi ha fatto giocare quasi sempre. Certo, lui è abituato a gestire i fuoriclasse e io non lo ero. Mi sarebbe piaciuto averlo fra quattro o cinque anni, però mi ha dato tanto lo stesso".

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