Zaniolo, il papà: “Entella fondamentale, da lì poi andò all’Inter. Ora sta a Nicolò…”

Intervenuto ai microfoni del Secolo XIX, il papà di Nicolò Zaniolo, Igor, ha parlato dell'ottimo inizio del figlio alla Roma, dove è approdato quest'estate lasciando l'Inter: "È stato convocato in azzurro prima di debuttare in A, ha esordito con la Roma al Bernabeu. In pratica mi ha già stracciato. Nicolò è nato a Massa, ma solo perché mia moglie aveva il medico lì. Però è ligure a tutti gli effetti e da ragazzino ha pure vestito la maglia del Genoa per un anno, lo aveva adocchiato Michele Sbravati, uno dei primi a capire il suo talento. Finché giocavo a Lavagna lo portavo io agli allenamenti a Genova poi non è più stato possibile. Il passaggio all'Entella? Un passaggio fondamentale perché da lì è arrivato il passaggio all'Inter. Io vicino all'Inter? A metà anni '90 mi allenava Ferruccio Mazzola, mi aveva segnalato a suo fratello Sandro, era fatta. Ma in un Pisa-Aosta mi feci squalificare per 6 mesi. Ricordo che a fine gara, per lasciare lo stadio indenne, con i pisani inferociti, mi fecero travestire da carabiniere. Nicolò fisicamente mi somiglia, ha la mia forza, la mia voglia di recuperare palla, ma ha un mancino delicato, stupendo. Può fare il trequartista o la mezzala: fatte le debite proporzioni lo vedo come un Seedorf o un Kakà, il suo idolo. Per ora, però, è solo un ottimo prospetto. Sta a lui mantenere le promesse: gli dico sempre di affrontare ogni allenamento come una partita".