Tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha parlato così del momento negativo della Juventus, ferma a soli due punti in classifica: "L’unico alleato di Allegri potrebbe essere a questo punto il tempo, ma un club come la Juve non ne può concedere troppo: nel primo mese Max ha preso la temperatura ai giocatori, tanto ai nuovi (per lui) quanto ai vecchi, e effettuato le prime scelte, alcune abbastanza forti: ieri De Ligt, Kulusevski, Bernardeschi e Chiesa, quest’ultimo non al meglio, sono rimasti a lungo, un paio del tutto, a guardare Chiellini, al momento irrinunciabile, Cuadrado, riportato a centrocampo e Morata. La spiegazione è semplice: Allegri è ripartito dalla restituzione di un’identità alla squadra, ha così investito sui giocatori che lo spirito giusto continuano a possederlo e trasmetterlo sul campo.
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Zazzaroni: “Allegri? Ritenuto inadeguato da chi non vince neanche a scopa d’assi”
Così il direttore del Corriere dello Sport: "Max potrà sbagliare una o più partite, ma mastica il calcio dei vincenti, ne coltiva i princìpi, è lucido e realista come pochi"
Subito dopo l’identità, ha cercato la solidità: non a caso ha preparato e ottenuto una partita di copertura, verticalizzazi oni immediate e ripartenze. Le capacità di Allegri non possono essere messe in discussione. Gente che non ha mai vinto neppure a scopa d’assi contro nonna, zia e nipote, compresi numerosi juventini e alcuni giornalisti, riesce ancora a dare dell’inadeguato (al compito attuale) a chi di scudetti ne ha vinti sei con l’aggiunta di alcune coppe e coppette. Max potrà sbagliare una o più partite, ma mastica il calcio dei vincenti, ne coltiva i princìpi, è lucido e realista come pochi. Il suo difetto principale è anche la sua qualità più evidente: è un “istintivo compulsivo”. Deve aver visto molti film di Billy Wilder, secondo il quale bisogna confidare nell’istinto, perché è meglio sbagliare in proprio che per conto di qualcun altro".
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