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Nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni parla ancora dell'addio di Conte e si chiede se è giusto o meno il fatto che abbia chiesto una buonuscita da sette mln per l'Inter.
"Una risposta significativa arriva indirettamente dai bookmaker. Per gli esperti della Snai la favorita torna a essere la Juventus (2,25), l’Inter è data a 2,75, l’Atalanta a 6,5, il Milan a 10, il Napoli di Spalletti a 12, la Roma di Mourinho a 15 e la Lazio, dopo l’ufficialità di Sarri, scende da 50 a 40. Possibile che siano state sufficienti la partenza di Conte e la sostituzione di Pirlo con Allegri (cinque scudetti in altrettanti anni, ma anche due stagioni senza panchina) per modificare sensibilmente i contenuti tecnico-tattici e la competitività delle due squadre? In fondo l’Inter non ha annunciato dismissioni importanti: per aggiustare temporaneamente i conti, Zhang ha parlato di una sola uscita tra i titolari, non di due o tre", sottolinea.
E conclude così il suo pensiero: "L’incidenza di Conte sul successo dell’Inter e sull’interruzione del dominio juventino è stata determinante, indiscutibile. E, secondo l’allenatore, poteva e doveva prevedere un prezzo. Giusto un dettaglio, l’impopolarità che ne è derivata, così come il populismo e la demagogia che hanno riempito alcune osservazioni".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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