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Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha commentato così la vittoria di ieri delle due milanesi soffermandosi soprattutto su quella dell’Inter: “Tre punti il Milan (poco brillante, quasi noioso), altrettanti l’Inter (più centrata): qualcuno di voi pensava che potessero lasciarne al Genoa algoritmico e al Picco? Io no: i due anticipi in salsa ligure e pre-derby di Coppa Italia sono andati esattamente come immaginavo. Come immaginavamo. Le distanze tecniche, e non solo quelle, sono state rispettate.
[…] A Spezia mi ha colpito di nuovo Brozovic. L’unica cosa sbagliata in lui è la tinta. (Dice: ma come ti permetti, pensa al tuo, di bulbo? Sui capelli sono un’istituzione dal 1976). Tutto il resto funziona che è una meraviglia. Brozo gioca con invidiabile maestria, sa sempre quello che deve fare, e soprattutto quando e come farlo. In fondo è proprio questo particolare che distingue il calciatore ordinario da quello straordinario: nel primo prevale l’istinto della giocata, nel secondo è il cervello che governa costantemente i movimenti, le fasi, le distanze, le scelte. Brozovic ha in testa le misure del campo, che ieri sembrava più stretto e corto del solito, e ormai è l’unico indispensabile di Inzaghi, il pezzo che quando manca mette in disordine disegno e strategia. Brozo ha segnato anche il gol che ha indirizzato la partita. Qualche sofferenza di troppo la squadra di Inzaghi l’ha provata per alcuni errori nel disimpegno e nell’uscita. In evidente crescita Barella: ha confermato di aver ritrovato la migliore condizione. Lo Spezia difetta nella rifinitura: ha però giocato una buona gara, la sua principale qualità resta l’applicazione. Bel gruppo”, si legge sul quotidiano.
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