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"Perfino l’atteggiamento degli azzurri ho trovato in linea con la partita e rispettoso delle differenze di qualità: coperture dichiarate (le topiche non sono mancate, in primis quella di Bonucci che ha favorito l’1-0 di Yéremi Pino), tanta corsa e contropiede, tutto molto italiano, così naturale. Le caratteristiche di Barella, Zaniolo e Frattesi erano funzionali alle uscite rapide e agli inserimenti. Anche l’ingresso nella ripresa di Dimarco andava nella stessa direzione. Solo che proprio nella seconda parte la Spagna si è messa a giocare come sa, a palleggiare con rapidità e precisione e s’è presa il campo e la vittoria. L’oriundo Retegui è rimasto seduto anche quando Immobile è uscito per far posto a Chiesa e Zaniolo si è dovuto accentrare. Se mi passate la battuta, in quel momento avrei preferito il “falso” italiano al falso nueve"
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