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Foto: mediaset
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha commentato così sul quotidiano la vittoria dell’Inter contro la Juventus di ieri all’Allianz Stadium: “Così come Mourinho è riuscito ad anticipare la sequenza delle domande che gli hanno posto sabato in conferenza stampa, anch’io ho fatto una previsione risultata - purtroppo - azzeccata. Al posto del foglietto dello Special, pagina 3 dell’edizione di ieri: «... una sfida, Juve-Inter, in grado di restituirci novanta e passa minuti di calcio alto, Irrati permettendo», la mia “mourinhata”, «Rocchi non me ne voglia, ma trovo che questo arbitro sia più bravo, il migliore, al Var, non proprio il massimo in campo».
E infatti Irrati ha fatto un bel po’ di confusione. L’ha salvato - o forse incasinato ulteriormente - proprio l’assistente al video. Non una, bensì due volte: la prima, quando gli ha segnalato il pestone di Morata a Dumfries che non aveva colto; la seconda, quando per risolvere una situazione estremamente ingarbugliata (il fallo di Calhanoglu su Danilo dopo la respinta di Szczesny) sempre da Lissone è arrivata la “dritta” sull’ingresso in area di De Ligt, peraltro ininfluente, prima della battuta del turco dagli undici metri.
Tutto questo è accaduto nelle fasi finali del primo tempo: i cinque minuti di puro surrealismo arbitrale hanno condizionato l’andamento e ovviamente anche il risultato di una partita giocata con più decisione e brillantezza dalla Juve, presentata da Allegri con le due punte più Dybala. L’Inter è stata a lungo Brozovic e Skriniar, i migliori in campo. Anche Perisic ha fatto più del suo, particolarmente in fase difensiva.
Inzaghi non ha ancora risolto i problemi in attacco: a Torino Lautaro e Dzeko non sono andati oltre l’impegno, il sacrificio, il lavoro di raccordo. Simone ha però recuperato punti, posizioni e fiducia e tolto di mezzo proprio la Juve: adesso la corsa scudetto riguarda concretamente solo tre squadre: Milan, Napoli e Inter strette in pochissimi punti e corte, come fiato. Finalmente qualcosa di nuovo ed eccitante poiché a più voci, dopo un decennio di assoli.
PS. Una mia impressione o anche a voi Dybala, che comunque ha giocato una discreta partita, sembrava già un corpo estraneo? Lo sguardo assente, lo straniamento colto dalle telecamere. Solo quando aveva il pallone tra i piedi dimenticava…”, si legge nell’analisi sul derby d’Italia.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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