Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha commentato la gara di ieri sera tra Roma e Inter:
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Zazzaroni: “L’Inter si è specchiata, ma Spalletti ha Maurito. Sul rigore di Zaniolo…”
Il direttore del Corriere dello Sport ha commentato la gara di ieri sera tra Roma e Inter
"Al secondo anno continuo a non capire che (ab)uso si stia facendo della Var: da mesi, gli arbitri al video segnalano spesso in notevole ritardo e con uno scrupolo degno dei più affermati chirurghi robotici i tocchi di mano e addirittura di polpastrello ma trascurano sgambetti in area perfettamente visibili con la tecnologia. Ieri Rocchi, che era a due passi dall’azione, avrebbe anche potuto non accorgersi del contatto D’Ambrosio-Zaniolo ma dopo un istante il Var Fabbri sapeva benissimo che il rigore c’era eccome, e grande come una casa popolare".
"Ora, non si tratta più di considerare la quantità degli interventi del Var bensì la qualità, altrimenti non si migliora, non si cresce quanto si dovrebbe. Non ho mai fatto il giornalista ultrà, ma mi rendo conto che nella stagione della video-assistenza non ottenere un rigore sacrosanto sullo 0-0 può fare incazzare e non poco chi subisce il torto e la correzione del percorso, in questo caso la Roma. Per fortuna sua (Roma) e di Fabbri, nella ripresa Brozovic il pallone l’ha toccato con un braccio e allora, sì, che il Var si è riacceso in automatico. Pur se priva di figure fondamentali quali Dzeko, De Rossi e El Shaarawy, la Roma ha giocato una delle migliori partite in casa della stagione mostrando nuovamente uno Zaniolo più maturo della sua età e progressi di Schick e di manovra; mentre l’Inter si è molto specchiata: ma Spalletti ha Maurito che ha fatto quello che sa fare meglio di tanti altri, il gol".
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