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Tiki Taka
Tra le pagine del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano, ha analizzato così la sfida di stasera tra Inter e Roma, con i riflettori puntati su Jose Mourinho: "L’Inter prima e dopo nella danza delle identità provvisorie, dentro e fuori Mourinho: società e allenatore si apparterranno in eterno, anche al di là del triplete che ha fissato lo Special nella storia del club. Fino a pochi mesi fa l’Inter era tutta la sua Italia, gli amici, i luoghi, le rarissime uscite serali, l’ambientazione che distillava i sentimenti migliori. Poi sono intervenuti la Roma, Roma, l’intuizione di Dan Friedkin, lo spiazzamento dell’intero sistema, la capacità del tecnico di arrivare all’anima del tifoso.
L’Inter è di nuovo il presente, l’incontro, la strada battuta di Mou che si riaffaccia a San Siro diventando - lui, protagonista per vocazione - arbitro dello scudetto: dopo aver tolto due punti e tante speranze al Napoli, può complicare la corsa di Inzaghi, per il quale la Roma costituisce l’ultimo ostacolo serio proposto dal calendario asimmetrico, una delle invenzioni più discutibili della Lega, seconda solo alla programmazione del primo maggio. Arbitro il signor José Mourinho della sezione di Sétubal: una contraddizione in termini poiché va oltre la provocazione, visto il vivacissimo rapporto tra il tecnico e la categoria di cui fa parte il giovane Sozza, alla quale non ha risparmiato nulla e che nulla gli ha risparmiato".
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