Nel suo editoriale di oggi, Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato di quello che sembra il destino segnato del calcio italiano: "«Lo dice il poeta: a porte chiuse il calcio scompare», così Beppe Severgnini sul Corriere della Sera. Errore: a porte chiuse il calcio riappare. Lo dico io, che non sono un poeta, solo un giornalista sportivo, non amo particolarmente la poesia ma ho giocato a calcio e con il calcio tutta la vita. «Ci manca il calcio, in queste settimane di astinenza forzata?» si domanda nello stesso articolo Severgnini. Che si risponde: «meno di quanto immaginassimo. Se fosse così sarebbe utile capire perché». Dal momento che così non è - a milioni di italiani manca da impazzire -, mi limito a un paio di considerazioni solo apparentemente poetiche. Dopo aver pubblicato i versi di Vittorio Sereni, l’autore di “Interismi”, “Altri interismi” e “Tripli interismi” chiude con queste parole: «A porte chiuse, il calcio si spegne e scompare. Non facciamo errori, al momento di ripartire. Fidiamoci dei poeti: vedono lontano». Non troppo lontano, questa volta, dal momento che al calcio a porte chiuse dovremo abituarci per un po’, non per due soli mesi".
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Zazzaroni: “A porte chiuse il calcio riappare. Dovremo abituarci per un po’”
Le parole del direttore del Corriere dello Sport
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