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Resta, forse, ma si, perché no. Dopo l'ennesima sconfitta con il Napoli, la panchina di Claudio Ranieri ha traballato, poi l'allarme è rientrato. Ivan Zazzaroni, in un articolo scritto sul quotidiano 'Libero' ha parlato della difficile condizione di un tecnico che ama il suo lavoro e allenare per lui è una cosa irrinunciabile. "Pensate a Ranieri. Pur di conservare il posto è condannato a resistere alle battute di Moratti, alle sue incertezze, ai 'penso che domenica ci sia ancora lui'. Ranieri allena da un quarto di secolo, l’ha fatto in Italia, Spagna, Inghilterra e a sessantun anni ha avuto l’Inter. Nel momento sbagliato: e ci sta. Contro il Catania affronterà il collega che a Roma gli subentrò e che potrebbe essere suo figlio ben sapendo che anche un pareggio lo condannerebbe al pensionamento dorato ancorché temporaneo", scrive il noto giornalista.
Chiarissimo il titolo dell'articolo: "Ranieri avrebbe dovuto dimettersi. Allena da 25 anni, e pur di conservare il suo posto è costretto a resistere alle battute e alle incertezze di Moratti".
"Il tecnico romano - conclude Zazzaroni - è uno che sa stare al mondo, è misurato, educato ma orgoglioso e anche scaltro. Lo conosco assai bene eppure non riesco a immaginare quanto possa soffrire i cambiamenti di umore del presidente, i suoi dubbi resi pubblici («se ci siamo chiariti? Sì»). Si consola, l’ex Aggiustatore, con l’ottimo stipendio che corre (e correrà) puntualmente, e con la speranza. Che è sempre l’ultima a morire. Lavorare, esserci, non uscire dal giro".
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