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Zazzaroni: “Si abolisca il retropassaggio al portiere. Altrimenti c’è il rischio che…”

Matteo Pifferi Redattore 
Ivan Zazzaroni aggiunge: "Il retropassaggio sistematico rallenta terribilmente il gioco, deprimendo lo spettacolo"

Intervenuto sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha voluto affrontare il tema del retropassaggio al portiere, del quale molte squadre ne stanno abusando:

"Il Var ha cambiato il calcio. «Non è più lo stesso», ripetono ossessivamente puristi e nostalgici, gente che da molti anni non telefona più con i gettoni e da qualche secolo ha rinunciato al piccione viaggiatore. Contro la tecnologia non si può nulla o quasi. Contro l’uomo e a favore del calcio e dello spettacolo si possono invece fare tante cose. Si può ad esempio abolire il retropassaggio al portiere che è diventato una pessima abitudine (strategia) di allenatori e giocatori"

"Mercoledì ho seguito Arsenal-Manchester United con un occhio particolare alla squadra da poco consegnata ad Amorim e devo dire che mi sono rotto terribilmente gli zebedei: de Ligt ha giocato il pallone più all’indietro che in avanti e il giocatore che l’ha toccato maggiormente con i piedi - il pallone, non de Ligt - è stato Onana. Situazioni del genere si ripetono costantemente su tutti i campi, e da anni: a questo punto - come disse il leggendario Angelo Massimino - «perché dare i guanti solo al portiere? Diamoli a tutti»"

"I guanti, le mani, al keeper servono molto meno di un tempo: nel calcio del retropassaggio è assodato che il portiere «debba saper giocare con i piedi». Un autentico suicidio tecnico. Perché il retropassaggio sistematico rallenta terribilmente il gioco, deprimendo lo spettacolo e facendo prevalere la noia della lentezza: se si continua così tra qualche anno Binaghi effettuerà il sorpasso su Gravina, Sinner su Mbappé, il tennis sul calcio e addio che t’amavo. A basket si gioca in avanti, nel volley si attacca e la difesa è soltanto risposta, così come nel tennis: alle nuove generazioni piace soprattutto chi prova a prevalere sull’avversario nel minor tempo possibile. A calcio no, a calcio adesso si cincischia, si tergiversa, si palleggia in orizzontale prima di passare il pallone al portiere e insomma si perdono tempo e telespettatori, esaltando la distruzione dal basso. Ventre".