Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni ha parlato così di Roma: ''Mourinho le chiama “ le nostre difficoltà”. Sono i limiti oggettivi di una squadra che senza Dybala, la sua alta qualità, vede ridurre l a capacità di segnare e risolverla. Individualmente, intendo. Contro l’Atalanta più realista e concreta di Gasperini, la Roma le ha mostrate tutte, le proprie difficoltà: ha giocato, creato, dominato, sbagliato. Sbagliato tanto, tutto. E sempre individualmente. Ha sbagliato per primo Abraham, due volte solo davanti al portiere; come lui ha fatto Zaniolo e peggio di entrambi Shomurodov che nel finale ha trovato la porta aperta e di testa non è riuscito a centrarla. Venti conclusioni, zero gol. Dalla parte opposta una conclusione, tre punti. E non è casuale che il successo l’abbia firmato Giorgio Scalvini, 18 anni, difensore e all’occorrenza centrocampista, l’unica volta che ha potuto avvicinarsi all’area di Rui Patricio: è lui l’immagine del rinnovamento''.
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Zazzaroni: ”Roma dipendente da Dybala. Ai giallorossi serve come il pane uno che…”
''Sono state sufficienti sette giornate, poco più di un mese, per stabilire la dipendenza che mi attendevo, quella da Dybala: a questa Roma serve come il pane l’improvvisazione, la genialata, soprattutto se - come ieri - la partita prende la piega del fatalismo, della sconfitta inevitabile, e se l’arbitro va in confusione: nel primo tempo, forse sulla scorta delle decisioni prese troppo rapidamente nel derby, Chiffi non ha estratto almeno 4 gialli, due per parte; nella ripresa è sembrato addirittura intimidito, spiazzato dall’aumento della pressione e di conseguenza distante dal controllo al quale è deputato. La reazione - plateale - di Mou, che l’ ha pagata con l’espulsione, è stata più di memoria, di precedenti riemersi, che di presente''.
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