Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, ha analizzato la sfida di ieri sera tra Inter e Juventus: "L'Inter di Inzaghi è più forte e più in palla della Juve, soprattutto di quella vista ieri (priva di Danilo, Bonucci, Chiesa, Cuadrado e De Ligt) ed è più bella e imprevedibile dell'Inter di Conte: e così l'ho scritto anch'io, visto che non passa giorno che qualcuno non me (ce) lo ricordi. Allegri è però tra gli allenatori più bravi al mondo nel preparare le partite in cui la squadra avversaria ha più qualità, forza e benzina della sua. Poi, certo, alcune non gli girano bene - penso a un paio di finali di Champions e alla recente disfatta di Stamford Bridge - , la sostanza tuttavia non cambia: ci sono distanze tecniche e di personalità che nessuno è in grado di colmare. Max è uno stratega, più che un tattico, non a caso nelle uscite per così dire facili ha più bisogno dei giocatori, della loro qualità, delle soluzioni estemporanee. Questa finale l'aveva pensata e preparata proprio come in effetti si è sviluppata, in qualche modo simile all'impresa di Torino col Chelsea: l'iniziativa lasciata agli avversari, che se la sarebbero comunque presa giocando a ritmi da Premier (impossibili per Dzeko), tanto contenimento, praticato con un centrocampo basso e denso integrato da Kulusevski, Morata isolato e impegnato a pressare e rincorrere chiunque nei primi trenta metri, e Dybala in panca, pronto a entrare per provare a risolverla nella ripresa (ad Allegri interessa innanzitutto il quarto posto in campionato).
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Zazzaroni: “Inter più bella e imprevedibile di quella di Conte. Vittoria meritata”
L'analisi del direttore del Corriere dello Sport: "Primo trofeo per Inzaghi, premiati sette mesi di ottimo lavoro"
Si augurava di arrivare ai supplementari, Max, e ai supplementari è arrivato, anche a grazie a due rigori da Var non assegnati nel primo tempo all'Inter: il varista Mazzoleni non se l'è sentita di intervenire per correggere Doveri, da settimane in forma olimpica. Il piano, quasi perfetto, gliel'ha scombinato proprio all'ultimo secondo di centoventi minuti Alexis Sanchez con un gol alla Pippo Inzaghi, e in fondo è giusto così: ha vinto chi ha cercato maggiormente il successo, e con il primo trofeo dell'avventura interista Simone Inzaghi, specialista di coppe, ha visto premiati sette mesi di ottimo lavoro".
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